È arrivata da poche ore la notizia che la WTA ha minacciato di “lasciare la Cina” se non verrà fatta chiarezza sulla vicenda riguardante Peng Shuai, tennista sparita dai radar dopo delle accuse di violenza sessuale rivolte all’ex vice premier Zhang Ghaoli. «Siamo pienamente preparati a ritirare le nostre attività e ad affrontare tutte le complicazioni che ne seguiranno – ha affermato alla CNN Steve Simon, numero uno dell’associazione che gestisce il circuito femminile -. Le donne devono essere rispettate e non censurate. Perché le accuse di stupro sono più importante degli affari».
Ma cosa è successo nel dettaglio? Ricostruiamo la vicenda.
L’oscura sparizione di Peng Shuai
Shuai Peng il 2 novembre scorso ha postato tramite il proprio account Weibo, il Twitter cinese, un messaggio in cui ha accusato Zhang Gaoli di violenza sessuale, post oscurato in men che non si dica. Da quel momento, la trentacinquenne tennista (ex numero uno di doppio, ottenuto anche grazie alle vittorie di Wimbledon e Parigi) è sparita dai radar. Non solo non si è mai più presentata in pubblico ma ha anche smesso di comunicare col mondo.
La prima a lanciare l’appello della sua scomparsa è stata la collega francese Alizé Cornet, che sui social ha fatto partire l’hashtag “Where is Peng Shuai”. Poi, con l’infittirsi del caso, l’ha seguita il mondo intero. Il tutto mentre Zhang Gaoli, componente del Comitato permanete del Politburo del Pcc dal 2013 al 2018, non ha mai risposto alle accuse. Mercoledì, invece, il canale in lingua inglese Cgtn, parte della statale Cctv, ha mostrato uno screenshot di un’email attribuita alla Peng che sarebbe stata inviata alla WTA come a dimostrazione della sua “presenza”. Sull’attendibilità dell’immagine ci sono infiniti dubbi.
Ad oggi, ancora non vi sono rassicurazioni convincenti o prove tangibili che Peng Shuai stia bene. La Cina, infatti, continua a non fornire notizie riguardo lo stato di salute della donna e l’ansia aumenta col passare delle ore. Tanto che la WTA, come si diceva in apertura, ha deciso di esporsi pubblicamente e in maniera netta.
Una vicenda oscura, tragica, che si stenta a credere stia andando in scena nel 2021. Ci uniamo, ovviamente, anche noi ai milioni di persone che si chiedono: “Where is Peng Shuai?”.