Niente da fare per Jannik Sinner: va ad Andy Murray lo scontro generazionale in quel di Stoccolma. L’ex numero uno al mondo (attualmente nr. 143) si è imposto in due set (7-6; 6-3 in 2 h e 15 minuti), dimostrando per l’ennesima volta di poter ancora dire la sua ad altissimi livelli. È stato un match a tratti molto combattuto, che ha premiato l’estrema regolarità del tennista britannico. L’azzurro, invece, ha commesso qualche errore di troppo e peccato di poca incisività nei momenti decisivi. Andiamo a scoprire come è maturato questo risultato.
Il match si apre con due ace consecutivi di Murray, che subito fa intendere all’azzurro di non voler vestire i panni della vittima sacrificale: dopo pochi minuti è 1-0. Jannik, però, non si fa intimidire: prima fa 1-1 e poi costringe il britannico ai vantaggi nel terzo game. Pur faticando un po’, tuttavia, l’ex numero uno al mondo riesce a cavarsela e a portarsi sul 2-1. Seguono: il 2-2, ottenuto da Sinner abbastanza agevolmente; il 3-2, centrato da Murray senza concedere neanche un 15; e il 3-3, conquistato dall’altoatesino dispensando gemme qua e là. La prima palla break, invece, arriva nel settimo gioco, con lo scozzese che si inceppa al servizio e scopre il fianco all’azzurro. È ancora bravo, però, Andy ad uscirsene da una situazione complicata e ad agguantare il 4-3. Poi, arriva anche il 4-4 in virtù di un turno di battuta condotto da Jannik magistralmente: 3 ace messi a segno, che alzano vertiginosamente la percentuale di prime, finora deludente, del ventenne di San Candido. Quindi, si susseguono quattro game belli da vedere ma senza colpi di scena: il verdetto del primo parziale è affidato al tiebreak.
Il tiebreak – Parte bene Sinner, che piazza subito un minibreak in apertura di tiebreak. Murray, tuttavia, riesce prima a riportarsi in parità e poi ad allungare sul 3-1. Al che, arriva il colpo di reni dell’azzurro con due punti consecutivi: è 3-3 al cambio campo. La svolta, alla fine, arriva al decimo punto, con Jannik che fa doppio fallo e con il britannico che mette in tasca il minibreak decisivo. Il primo set se lo prende Andy per 7-4.
Al ritorno sul rettangolo di gioco, Murray prova subito ad indirizzare definitivamente il match guadagnandosi una palla break. Sinner, però, è molto abile ad uscirsene dalla tempesta dopo una lunga battaglia a suon di comodini: è 1-0 per Jannik. Nel gioco successivo, è proprio l’azzurro a mettere pressione al suo avversario (costringendolo ai vantaggi) ma senza riuscire ad essere incisivo ai fini del risultato.
Il terzo game, invece, è quello della svolta cruciale: Murray si guadagna tre opportunità di break e senza farsi pregare troppo (alla seconda chance) concretizza, passando a condurre il secondo parziale per 2-1. Dopodiché si spegne un po’ Jannik, che progressivamente si arrende al britannico tre volte campione Slam. Murray chiude con un 6-3 (e il divario sarebbe potuto essere ancora più ampio).
Ace: 6
Doppi falli: 1
Percentuale prima di servizio: 49%
Percentuale punti prima di servizio: 76%
Percentuale punti seconda di servizio: 50%
Palle break salvate/concesse: 4/6
Ace: 8
Doppi falli: 2
Percentuale prima di servizio: 49%
Percentuale punti prima di servizio: 75%
Percentuale punti seconda di servizio: 67%
Palle break salvate/concesse: 1/1
La diretta televisiva dell’ATP 250 di Stoccolma è stata affidata a SuperTennis (canali 64 del digitale terrestre e 212 di Sky), con live streaming disponibili sul sito ufficiale di Supertennis, tramite la nuova piattaforma SuperTennix. Il torneo è visibile anche su Tennis Tv, la web tv dell’Atp.
Carlos Alcaraz è al centro di molte discussioni, soprattutto in Spagna e l'ultimo annuncio ha…
Un Jannik Sinner sempre più superlativo ha trionfato in Australia e vuole prendersi tutto, Carlos…
A giorni di distanza dal grande spavento di Melbourne, un influente membro dello staff di…
Il tennista australiano, uscito con le ossa rotte dalla kermesse di casa, ha dovuto anche…
Decisione davvero inaspettata quella di Carlos Alcaraz. Una scelta che avrà effetto anche sul ranking…
Tifosi e appassionati di tennis in allarme: arriva la sentenza sul caso doping che vede…