Juan Lebron, numero 1 indiscusso del World Padel Tour, è stato ospite a Milano di un evento promosso da uno dei suoi sponsor, Fisiocrem. Molti appassionati ne hanno approfittato per vederlo all’opera al Padel Club Tolcinasco. Tra i presenti, gli ex calciatori Beppe Bergomi, Esteban Cambiasso e Mark Iuliano.
L’intervista a Juan Lebron
Scambi con fan, sorrisi e moltissime foto: questa è stata la bella giornata del ventiseienne Juan Lebron, numero 1 del World Padel Tour, a Milano. Un inviato de La Gazzetta dello Sport era presente all’evento e ha fatto un’intervista al campione. Ne riportiamo alcuni stralci.
Tre consigli dal numero 1 al mondo a chi si avvicina a questo gioco?
“Voglia di imparare, voglia di divertirsi e quel famoso compañerismo: questo è uno degli sport che rende più felici le persone che lo praticano”.
Come vede dall’esterno il movimento italiano?
“Il padel qui in Italia sta crescendo a un livello incredibile: non ve ne accorgete neanche voi, forse, ma è tutto pazzesco. Continuando così in un paio di anni i campi diventeranno mille soltanto a Milano! Ormai non si torna più indietro, questa onda di passione verrà sfruttata da tanti Paesi che avranno loro giocatori rappresentativi al top: ovviamente, l’Italia sarà in prima fila e insidierà la scuola spagnola e quella argentina”.
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Qual è il segreto per costruire anche qui giocatori di alto livello nel World Padel Tour?
“Passare a 18 anni dal tennis al padel è una cosa, iniziare da bambini un’altra… Finora, per ovvi motivi, i giocatori italiani erano del primo tipo, ma col tempo arriveranno dei ‘nativi’ del padel e saranno loro a segnare la nuova epoca. Il segreto per me è proprio costruire scuole e strutture per insegnare il padel sin da piccoli: questo è un chip da inserire subito nei bambini”.
La emoziona l’idea di diventare un giorno un atleta olimpico?
“Certo che mi emoziona… Questo è un salto necessario per aprire sempre più porte al padel e la Federazione Internazionale diretta da Luigi Carraro lavora da tempo per questo risultato. Ce la faremo, il giorno in cui il padel sarà una disciplina olimpica arriverà tra poco. E non sarà uno sport temporaneo ai Giochi: resterà a lungo, farà la storia. E noi tutti ci divertiremo, sperando di portare un oro alla Spagna”.
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