Matteo Berrettini è, di nuovo, nella storia: per la seconda volta in carriera approda alle Finals. È il primo italiano a riuscirci: Panatta e Barazzutti si fermarono ad una sola presenza al torneo dei maestri.
Jannik cerca di raggiungere Matteo
Matteo Berrettini, dopo l’apparizione nel 2019, è pronto a prendere parte alle seconde Finals della sua carriera, che si disputeranno in Italia, a Torino. Si aggiunge così ai già qualificati Novak Djokovic, Daniil Medvedev, Alexander Zverev e Stefanos Tsitsipas. Insieme all’azzurro, stacca il pass anche il russo Andrey Rublev.
Visto e appurato il forfait di Rafael Nadal, sono a disposizione altri due posti per le Finals e la lotta si fa sempre più serrata. Potenzialmente sono sette i giocatori che possono ambire ad un posto in Paradiso, ecco chi sono:
- Casper Ruud (3015 punti)
- Hubert Hurkacz (2955)
- Cameron Norrie (2795)
- Jannik Sinner (2595)
- Felix Auger-Aliassime (2330)
- Aslan Karatsev (2030)
- Pablo Carreno-Busta (1925)
Clamoroso il passo in avanti di Norrie (dopo la vittoria ad Indian Wells) che, continuando a giocare in questa maniera, può seriamente ambire al grande traguardo. Hurkacz, grazie ai quarti nel master1000 americano, riesce a rubare 90 punti alla coppia Ruud/Sinner, eliminata agli ottavi nella stessa competizione. Più staccato, invece, il trio formato da Aliassime, Karatsev e Carreno.
Mancano sempre meno giorni alle Finals e anche i punti da assegnare diminuiscono. I pretendenti hanno la possibilità di accumulare al massimo altri 2000 punti nei tornei 250 di Anversa/Mosca (che si stanno disputando questa settimana), a Vienna (500) e San Pietroburgo (250), nel master1000 di Parigi-Bercy e all’ultimo 250 dell’anno a Stoccolma.
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