C’è grande fermento per alcune novità che riguardano molto da vicino gli Internazionali d’Italia. Il Masters 1000 che si svolge a Roma, infatti, nel prossimo futuro potrebbe vedere la sua durata allungarsi a dodici giorni. Questo in virtù del programma di riforma dell’Atp che mira ad un restyling del calendario (e non solo) a partire dal 2023. Dalla Francia giunge voce che il tutto sarebbe già stato approvato. Andiamo a scoprire di più!
Riporta L’Equipe, innanzitutto, che l’ATP Board avrebbe trovato un accordo per una nuova formula di spartizione degli utili tra tornei e giocatori, per livelli più alti di montepremi garantiti a lungo termine e per l’aumento del numero dei tornei Masters 1000. Sette di questi ultimi, inoltre, potrebbero andare in scena su dodici giorni (come attualmente Indian Wells e Miami).
Tornei – I cinque Mille soggetti all’allungamento della durata sembrerebbero essere Roma, Madrid, Canada, Cincinnati e Shanghai. Secondo l’Atp questa modifica garantirebbe venti giorni di lavoro in più e una crescita del numero dei giocatori partecipanti. In più, come si diceva, è in programma anche l’aumento del numero dei Masters, che con questa riforma passerebbero da nove a dieci (c’è l’idea suggestiva di organizzarne uno sull’erba). Le trasformazioni potrebbero toccare pure gli Atp 250 e 500. Per quanto concerne i primi, si valuta la possibilità di spostarne alcuni (fino a sei) nella seconda settimana dei Masters 1000 (con ipotesi sussidio per colmare eventuali perdite economiche). Circa i 500, pare che le misure riguarderebbero l’aumento del numero di appuntamenti: dagli attuali 13 si passerebbe a 16.
Montepremi – Nella categoria Masters 1000, il montepremi ‘globale’ dovrebbe aumentare dagli attuali 62,5 milioni di dollari (53,2 milioni di euro) del 2021 ai 76,4 milioni di dollari (65 milioni di euro, +22%) durante la prima stagione in cui entrerà in azione questo piano (2023). Con incrementi annuali del 2,5% a seguire.
Il bonus di fine anno derivante dai Masters 1000 passerà da 11,5 milioni di dollari (9,8 milioni di euro) a 15,5 milioni di dollari (13,2 milioni di euro). Per arrivare, infine, a 18,4 milioni di dollari (15,6 milioni di euro) nel 2030. Sarà diviso tra trenta giocatori (attualmente sono 12).
Trasparenza – Inoltre, l’Atp assicura di concentrare i propri sforzi per migliorare la trasparenza conducendo audit indipendenti ed esterni per controllare che tutto ciò che accade nei Masters 1000 sia in ordine, il tutto nei prossimi 31 anni.
Di seguito le parole di Andrea Gaudenzi, ex tennista azzurro ed attuale presidente del Circus, sul piano di riforma trentennale che sembrerebbe in procinto di partire:
“Queste misure rappresentano un passo avanti significativo per il nostro sport e nel modo in cui i nostri giocatori e gli organizzatori dei tornei operano nell’ambito della partnership paritaria dell’ATP Tour. È solo attraverso questo spirito di partnership, trasparenza e coincidenza di interessi che possiamo davvero massimizzare il nostro potenziale e concentrarci sulla concorrenza che affrontiamo nel sempre più ampio panorama dello sport e dell’intrattenimento“.
Insomma, allacciatevi le cinture… il mondo del tennis è pronto a decollare verso un futuro sempre più al top!
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