Dopo i recenti exploit dei vari Berrettini, Sinner, Sonego e chi più ne ha più ne metta, è arrivata un’altra bella soddisfazione per il movimento azzurro. L’Italia, infatti, ha conquistato per la terza volta nella sua storia l’ITF World Junior Under 14 maschile. Cosa che non accadeva da 15 anni, vale a dire dal 2006. Un risultato importante che conferma, semmai ve ne fosse ancora bisogno, la grande crescita del tennis nostrano. Andiamo a scoprire chi sono i protagonisti di questo trionfo e che percorso hanno seguito per arrivare sul tetto del mondo.
ECCO CHI SONO I TRE AZZURRINI CAMPIONI DEL MONDO
I tre azzurrini Campioni del Mondo sono Federico Cinà, Andrea De Marchi e Jacopo Vasamì. Questi, sotto la guida di Tomas Tenconi, hanno battuto la Russia 2-0 in finale a Prostejov (Repubblica Ceca).
FEDERICO CINÀ
Federico Cinà è nato a Palermo il 30 marzo del 2007 in una famiglia in cui il tennis non è di certo una novità. Suo papà Francesco, infatti, è l’allenatore al fianco del quale Roberta Vinci si spinse fino alla finale degli US Open nel settembre 2015. Federico, ovviamente, si allena con lui al Cinà Tennis Institute presso il Country Time Club di Palermo. In Summer Cup ha disputato 6 incontri di singolare e altrettanti di doppio, vincendoli tutti. Quasi da record anche il ruolino di marcia nel World Junior ITF: 5 singolari vinti su 6 e due doppi su due portati a casa.
Caratteristiche – Dicono di lui che abbia una grande capacità di mantenimento dell’equilibrio e della serenità emotiva, sia dentro che fuori dal campo. È un ragazzo che sa reggere momenti di elevato stress e che inoltre non rinnega la propria idea di tennis nei momenti delicati dei match. Sul versante tecnico-tattico, invece, ha un quadro dei fondamentali molto completo e mostra un’estrema scioltezza nell’esecuzione del rovescio. Sicuramente ha ottimi margini di miglioramento con il diritto.
ANDREA DE MARCHI
Nato a Pomezia (Roma), il 10 gennaio 2007, si allena all’Eschilo 2 con Alessandro Galli, tecnico di comprovata esperienza e fiduciario dell’Istituto Superiore di Formazione R. Lombardi. In Summer Cup ha vinto sette partite su sette, tra cui un singolare e 6 doppi. Nel World Junior ITF ha centrato 5 successi su 5 in singolare e tre vittorie (a fronte di tre sconfitte) in doppio.
Caratteristiche – Il suo percorso di crescita si è molto accelerato negli ultimi tempi, soprattutto nella propria consapevolezza ed efficacia nel diritto. I miglioramenti si sono visti anche per quanto riguarda il rovescio, ma soprattutto nell’atteggiamento nella ricerca di palla in fase “di salita”. Bella evoluzione mostrata anche nei colpi d’inizio gioco, servizio e risposta, grazie ai quali è divenuto sempre più capace di concretizzare situazioni favorevoli nei diversi momenti dei match.
JACOPO VASAMÌ
Nato ad Avezzano, in Abruzzo, il 19 dicembre 2007, è il più piccolo del gruppo. Jacopo si allena alla Rafa Nadal Tennis Academy e viene seguito molto attentamente anche nei raduni organizzati dalla FIT. In Summer Cup ha disputato 5 incontri di singolare, vincendone due, mentre non è mai sceso in campo in doppio. Nella World Junior Cup ha esordito in singolare e ha giocato tre doppi, di cui uno chiuso con un successo.
Caratteristiche – Forza e sviluppo muscolare sono ancora aperti ad ampi margini di crescita, ma le qualità agonistiche e tennistiche ci sono tutte. Spicca un interessante potenziale sia tecnico che tattico nelle proprie nozioni e intuizioni di gioco.
L’ANALISI DI DELL’EDERA: IL SUCCESSO CONSEGUENZA DI UN PERCORSO VIRTUOSO
Sulla vittoria azzurra all’ITF World Junior Under 14 maschile, ai microfoni dei canali ufficiali della Federazione Italiana Tennis, ha detto la sua Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione R. Lombardi. Ecco le sue parole:
L’ANALISI – “Questa è una vittoria diversa, perché ottenuta e basata su un processo che non è di specializzazione mirata al risultato immediato, ma al contrario si basa su progetto culturale e sportivo secondo cui il risultato non è un’ossessione. Molto più importante è fare le cose giuste, giocare ogni 15 come si deve giocare, con aggressività, voglia di costruire, proattività”.
Dunque, come già capitato in passato, ha spiegato che in quest’ottica il risultato positivo è solo una conseguenza di un percorso virtuoso:
“I nostri ragazzi non hanno vinto perché si sono ‘specializzati’ al gioco più redditizio per vincere, ma lo hanno fatto perché giocano bene a tennis. Ma questa vittoria tocca tutti gli elementi del Sistema Italia. Si basa sulla qualità e sull’internazionalizzazione, per esempio”.
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE – “Cinà e De Marchi si allenano in due strutture che sono delle Top School, secondo il sistema di classificazione per il riconoscimento delle scuole italiane. Significa che hanno determinate strutture a disposizione, determinate figure all’interno del proprio staff sempre a disposizione. Significa lavorare su una crescita culturale e sportiva che non è solo il colpo sul campo da tennis. Vasamì si allena alla Rafa Nadal Tennis Academy, e i suoi allenatori vengono ai raduni nazionali che organizziamo, prendono appunti, sono curiosi, ci fanno i complimenti. Lo stesso Toni Nadal, già relatore ai nostri simposi internazionali, chiama spesso per condividere obiettivi e programmi per Jacopo. Abbiamo assunto tutta un’altra dimensione e caratura internazionale. Sia in quanto a processi e formazione sia ad altissimo livello, grazie ai risultati dei nostri top player, da Berrettini a Sinner, passando per Musetti e Sonego”.
Insomma, facendo i dovuti scongiuri, sembra proprio che il futuro del Circus sarà sempre più azzurro!