Quando il primo luglio è arrivata in extremis la convocazione, Lorenzo Musetti non ci ha pensato due volte. Valigia pronta e via, è volato a Tokyo assieme ai suoi compagni di Nazionale. E poco importa se la sua prima esperienza olimpica è durata giusto il tempo di atterrare, scendere dall’aereo, fare qualche allenamento e sole tre partite (una in singolare e due in doppio): l’emozione è stata comunque tanta. Lo ha raccontato ai microfoni de La Nazione lo stesso carrarino.
“È un bel traguardo, il coronamento di tanti sacrifici che hanno prodotto dei risultati”, ha detto riguardo la sua partecipazione a Tokyo, sottolineando però la triste nota dell’assenza di spettatori: “Peccato la mancanza del pubblico, sarebbe stato ancora più bello, ma in fondo è sempre una Olimpiade”.
La sconfitta al primo turno contro Millman in singolare gli ha lasciato l’amaro in bocca, mentre è soddisfatto delle prestazioni in coppia con Fabio Fognini: “Nel singolare non ho espresso il miglior tennis, ma anche il sorteggio non mi ha favorito. Per un attimo ho pensato di poter arrivare a una medaglia? Ci speravo, ma poi quando sei in campo ci sono tanti fattori che determinano il risultato. Mentre nel doppio ho giocato bene al cospetto dei favoriti del torneo che contro di noi hanno perso anche un set“.
Un bilancio, quello del tennis maschile alle Olimpiadi, non proprio roseo. Allora meglio guardare al futuro e ai prossimi impegni. Ecco quelli di Muso:
“Sono in procinto di partire per il Canada dove a Toronto parteciperò ad un torneo ATP 1000; quindi sarò negli USA a Cincinnati, per un altro ATP 1000; ancora negli Stati Uniti a Winston Salem per un ATP 250 e infine, ai primi di settembre, agli USA Open di New York, un 2000 del circuito del grande slam”.
IL BILANCIO DI MUSETTI NEL 2021
Il 2021 di Lorenzo Musetti è iniziato con l’eliminazione alle qualificazioni degli Australian Open ad opera di van de Zandschulp, ed è proseguito con gli ottavi al Challenger di Istanbul. Poi il carrarino si è sbloccato, raggiungendo la finale al seguente Challenger di Antalya (persa contro Munar). La settimana successiva, nella seconda edizione del torneo turco, è stato estromesso da Leonardo Mayer. Un’altra finale (persa con Kwon), al Challenger di Biella, e gli ottavi al Challenger di Las Palmas, hanno concluso il percorso dell’azzurro nella serie cadetta del tennis. Da marzo in poi, infatti, Lorenzo ha giocato esclusivamente nel circuito Atp. Ad Acapulco, partendo dalle qualificazioni, è arrivato a contendersi l’accesso alla finale con Stefanos Tsitsipas, mentre a Miami si è spinto ‘solo’ ai sedicesimi (battuto da Cilic). Sono seguiti i quarti a Cagliari, il primo turno a Montecarlo, e il secondo turno a Barcellona, Madrid e Roma. Quindi ancora una semifinale contro Tsitsipas, stavolta a Lione, prima degli ottavi a Parma (battuto da Nishioka). La straordinaria sconfitta contro Djokovic agli ottavi del Roland Garros e quella all’esordio su prato verde di Wimbledon, hanno preceduto la breve ma intensa parentesi olimpica.
PROSSIMI IMPEGNI E PROSPETTIVE
Muso si presenterà in Nord America da numero 60 del mondo. Una posizione che, a 19 anni, è un brillante punto di partenza. Quali prospettive per i prossimi impegni?
Sebbene, finora, abbia espresso il suo miglior tennis sulla terra rossa, il cemento d’oltreoceano è comunque uno scenario dove Lorenzo ha già fatto, e può ancora fare, bene. Acapulco ci ha insegnato che Musetti non è solo un cosiddetto terraiolo, ma può dire la sua (alla grande) anche su altre superfici.
In termini di classifica, inoltre, bisogna ricordare che i tornei che andrà a disputare sono tutti tornei ‘pesanti’, con tantissimi punti in palio. Volendo essere ottimisti, si può dire che l’accesso in top-50 (o oltre) in questo 2021 è un obiettivo alla portata del carrarino. Come al solito, soltanto il campo ci dirà di più.