Esistono storie e storie. Alcune di queste seguono un percorso lineare che porta direttamente alla gloria del successo, altre si sviluppano lungo un sentiero travagliato, fatto di sofferenza e momenti di difficoltà. Non sempre c’è un lieto fine, ma stavolta sicuramente sì. Già, perché quella di Giorgia Marchetti si può definire una favola a tutti gli effetti. L’ha raccontata Supertennis e noi ve la riportiamo con grande piacere.
LA STORIA DI GIORGIA MARCHETTI: DAL TENNIS AL PADEL, DALLO STRESS ALLA SERENITÀ
“Il padel mi ha restituito la gioia di competere. Negli ultimi periodi il tennis era diventato stressante: per tutta la mia carriera mi sono portata appresso dei fantasmi che non riuscivo a scacciare, e non sopportavo più certe situazioni. Come i viaggi: erano diventati una routine, ma non mi sentivo più a mio agio”.
Giorgia Marchetti, romana classe 1995, dopo un buon (ma burrascoso) passato nel tennis, ha deciso di passare padel, sport nel quale al primo appuntamento in assoluto è andata a soli due punti dal Cuadro Final. Poi, alla terza apparizione internazionale della sua vita ha vinto il titolo. La Wta è ormai un lontano ricordo per la ventiseienne, la aspettano i record in questo nuovo mondo.
Una rinascita sportiva e umana, come riferisce la diretta interessata:
“Quando giocavo a tennis mi lasciavo abbattere da determinate situazioni e non riuscivo a venirne fuori, ora non più. È come se avessi ripulito la mente dai pensieri negativi, e adesso in campo riesco davvero a mettere tutta me stessa. Con molta più serenità. Il padel l’avevo sempre visto come un divertimento, e dopo l’addio al tennis è stata inizialmente una valvola di sfogo, per non abbandonare completamente la competizione. Ma mi ci sono appassionata sempre di più, divertendomi e ritrovando le motivazioni. Sono ancora, e sento di aver ancora tanto da dare. Penso di essere portata per il padel: scherzando, in passato ho detto spesso che mi sarebbe piaciuto trovare uno sport che mi permettesse di giocare quasi solamente a rete, la zona del campo dove mi sono sempre trovata meglio. Il padel può esserlo. Ho ancora grandi margini di miglioramento, quindi mi sto allenando moltissimo, con grande entusiasmo e la professionalità ereditata da tanti anni di tennis. Credo che il mio percorso sia figlio di un mix fra un pizzico di fortuna e una certa predisposizione per la disciplina”.
IL TUFFO DI GIORGIA NEL PADEL: L’INSEGNAMENTO, I TORNEI E LA CHIAMATA DI PAPPACENA
L’esordio nel mondo del padel è stato coi fiocchi, e Giorgia guarda già oltre:
“Dal prossimo anno mi dedicherò al padel anche dal punto di vista dell’insegnamento, ma la mia priorità rimarranno i tornei”.
E poi sulla chiamata della numero uno azzurra Chiara Pappacena, che le ha proposto di fare squadra:
“Per me è stata una sorpresa. Anche se io e Chiara siamo amiche fin da piccole, dai tempi dei tornei giovanili di tennis. In passato era emersa l’idea di giocare insieme, ma lo dicevamo soprattutto scherzando. Lei è già una giocatrice affermata: per lei giocare con me è come una scommessa, è come se si stia rimettendo in gioco da capo. Tuttavia, credo che oltre all’aspetto umano abbia visto in me una compagna con la quale poter crescere ad alto livello”.
E tutto sta andando nel verso giusto, dal momento che al debutto in coppia hanno vinto il FIP Star di Lecce, uno dei tornei internazionali più importanti del 2021. A tal proposito Marchetti aggiunge:
“Sapevamo di poter esprimere già un ottimo livello, ma da lì a vincere il titolo ce ne passa, anche perché c’erano numerose coppie forti e quando si cambia compagna serve del tempo per abituarsi a certe dinamiche. Vincere è stata una sorpresa: il nostro livello è cresciuto giorno dopo giorno, e siamo state davvero molto unite”.
A Las Rozas de Madrid, invece, al loro debutto in coppia nel World Padel Tour, l’impresa è stata solo sfiorata. Le due hanno superato il tabellone di Pre Previa, poi hanno sconfitto una coppia di spessore come Celeste Paz e Melania Merino, e contro le giovanissime Canovas/Velasco si sono arrese per 6-4 0-6 7-5, mancando per un soffio l’accesso al tabellone principale:
“Sul 5-5 al terzo set abbiamo perso due game di fila al punto de oro: vuol dire che è stata davvero questione di pochi attimi. Sicuramente ho pagato un po’ di inesperienza, ma sono comunque soddisfatta di come è andata. Da parte mia c’era parecchia pressione: sono una che vuole sempre il massimo, quindi sentivo il peso della responsabilità di giocare con una compagna come Chiara, abituata a vincere partite a quei livelli. Sono davvero felice di come ho saputo gestire le emozioni: abbiamo perso, ma per me questa prima esperienza nel World Padel Tour è stata come una rivincita dopo anni difficili”.
Dopo un inizio così, l’entusiasmo è ovviamente alle stelle e le aspettative per il futuro sono alte:
“Mi piacerebbe affermarmi ad alti livelli, e per questo sono pronta ad affrontare con Chiara una programmazione seria, giocando il più possibile a livello internazionale, per fare esperienza e salire nella classifica mondiale. Visti i risultati delle nostre prime uscite insieme, pensiamo di poterci togliere belle soddisfazioni”.
Che dire, in bocca al lupo Giorgia! Facci sentire ancora grandi cose di te!
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