Quando si parla di grandi tornei, almeno nel tennis, si pensa immediatamente al montepremi di tali eventi. Basti pensare ai tornei dello slam con il loro ricchissimo prize money. Ci siamo allora chiesti: qual è il montepremi alle Olimpiadi?
Si gareggia per la gloria
Non tutti sanno (e questo vale per tutti gli sport olimpici, non solo per il tennis) che alle Olimpiadi non sono previsti montepremi. Gli atleti gareggiano per la gloria e per rimanere impressi nella storia della propria nazione.
Nonostante ciò, alcune federazioni (ma non tutte) premiano i propri atleti per i risultati raggiunti o per la partecipazione. Un esempio lampante alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Andy Murray, vincitore della medaglia d’oro nel tennis, non ha ricevuto soldi dalla federazione britannica. Al contrario, Joseph Schooling, vincitore dell’oro nei 100m farfalla, ha ricevuto 580.000 sterline dalla sua nazione, Singapore.
Oltre alla mancanza di montepremi, come ci si poteva aspettare, le Olimpiadi non garantiscono punti Atp. Il motivo è semplice: non si tratta di un torneo organizzato dall’Atp o dall’Itf.
Molti giocatori, contrari a questi criteri, negli anni passati hanno preferito non partecipare alla manifestazione. Stiamo parlando di Dominic Thiem, Kevin Anderson, John Isner, Bernard Tomic, Feliciano López ed Ernest Gulbis. Proprio il lettone, prima di Rio 2016, aveva dichiarato:
“Non mi piacciono le Olimpiadi perché non ci sono in gioco né punti né montepremi. Dal mio punto di vista è come se fosse tennis per il turismo”.
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