Chi è Hubert Hurkacz: il tennista amico di Sinner che sfida Berrettini a Wimbledon

Domani Matteo Berrettini e Hubert Hurkacz si sfideranno per un posto in finale a Wimbledon. Comunque vada, sarà una prima volta sia per l’uno che per l’altro! Ma, se di Matteo conosciamo già tutto (o quasi), andiamo a scoprire chi è il polacco.

Il background

Hubert Hurkacz è di Wroclaw, una città 400 chilometri a sud-ovest di Varsavia e relativamente vicina a Praga e Berlino, uno snodo importante per il business e le arti che è stata tedesca fino alla Seconda Guerra Mondiale. Sua madre era una tennista di discreto successo, suo zio Tomasz Maliszewski ha giocato in Davis per la Polonia, mentre il padre praticava la pallanuoto. Da bambino Hurkacz non era particolarmente dotato per lo sport: giocava a basket e ha iniziato con il tennis perché la madre dava lezioni a suo padre.

La carriera

Nel 2014, come tutti i giovani tennisti inizia la sua carriera nel circuito ITF. La sua crescita sarà tutt’altro che fulminea. Dopo aver giocato qualche match di Coppa Davis tra il 2016 e il 2017, nel 2018 tenta le qualificazioni agli Australian Open, ma viene estromesso al secondo turno da Berrettini. Successivamente, disputa diversi tornei Challenger, poi entra ufficialmente nel circuito principale a fine aprile qualificandosi a Budapest. E ancora, per la prima volta in carriera, entra in un tabellone di un Major: il Roland Garros. Anche senza particolari acuti riesce ad entrare in top 100, terminando la stagione alla posizione numero 86.

Il 2019 è l’anno dell’exploit per Hubert. Infatti, dopo un inizio difficile, ad Indian Wells raggiunge per la prima volta i quarti di finale in un master 1000, battendo Donald Young, Lucas Pouille, Kei Nishikori e Denis Shapovalov, prima di arrendersi a Roger Federer. Grazie a questi risultati si porta alla posizione numero 54 del ranking. Ha un sorteggio sfortunato al Roland Garros, dove affronta il numero uno del mondo Novak Djokovic che lo batte con un netto 3-0. A Wimbledon, supera al primo turno Dušan Lajović, al secondo ha la meglio su Leonardo Mayer, ma al terzo viene nuovamente sconfitto da Djokovic. Al torneo di Winston-Salem, dove viene accreditato dalla testa di serie numero tre, raggiunge la prima finale in carriera, in cui supera Benoît Paire col punteggio di 6-3, 3-6, 6-3, centrando così il primo titolo. Questo risultato gli permette di salire alla posizione numero 35 della classifica.

Inizia il 2020 sul cemento di Auckland, dove si spinge fino alla semifinale. Agli Australian Open non riesce ad andare oltre il secondo turno. Non va meglio a Rotterdam, Marsiglia e Dubai. Dopo il lungo stop dovuto alla Pandemia, continua a viaggiare col freno a mano tirato: risultati deludenti a Cincinnati (giocato a New York), agli US Open e al torneo di Kitzbhuel. Agli Internazionali BNL d’Italia, supera al primo turno Daniel Evans in tre set, al turno seguente ha la meglio sul numero 12 ATP Andrej Rublëv, accedendo così agli ottavi di finale, dove viene sconfitto dal futuro finalista Diego Schwartzman. Torna in campo due settimane più tardi al Roland Garros ma viene estromesso al primo turno da Tennys Sandgren. Raggiunge poi i quarti di finale a Colonia, fermato da Roberto Bautista Agut in tre set. A Vienna e Bercy non va lontano in singolare, mentre va meglio in doppio: in Francia, assieme a Félix Auger-Aliassime vince il suo primo titolo in doppio superando Mate Pavić e Bruno Soares. Chiude così l’anno alla posizione numero 34 in singolare e 72 in doppio.

Il suo 2021 inizia a Delray Beach, dove da testa di serie numero quattro raggiunge la sua seconda finale della carriera senza perdere nemmeno un set. Il 13 gennaio conquista il suo secondo titolo superando in finale Sebastian Korda con un doppio 6-3. Poi, a quasi tre mesi di distanza l’exploit di Miami, in cui arriva a conquistare il suo primo Masters 1000 in carriera, in finale contro Jannik Sinner. Poi alcuni mesi interlocutori prima del nuovo exploit di Wimbledon.

Caratteristiche

Hurkacz si muove molto bene per la sua stazza (196cm). Ha un ottimo rovescio lungolinea, ma il dritto rimane il suo colpo forte. A rete alterna colpi straordinari ed errori che non dovrebbe fare. Occhio al servizio! Tomasz Tomaszewski, telecronista di lunga data del canale televisivo Polsat, ha detto di lui: “Quando ho visto Hurkacz per la prima volta, il suo servizio mi ha ricordato quello di Sampras”.

In sintesi è un ragazzo giovane ed ha grandi qualità. E con ampi margini di miglioramento.

Curiosità

Hurkacz, con il trionfo al torneo di Winston-Salem nel 2019, è diventato il primo polacco a vincere un titolo nel circuito maggiore dal 1982.

È vegano e ritiene che Shanghai sia la città dove si mangi meglio nel circuito tennistico.

È allenato dallo statunitense Craig Boynton, che in passato ha seguito anche John Isner e prima Jim Courier.

L’amicizia con Jannik Sinner

Sinner ha detto di lui: “Hubert è probabilmente il miglior amico nel circuito. Ci alleniamo insieme, parliamo nello spogliatoio, abbiamo giocato anche qualche doppio insieme”.


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