Negli ottavi di finale di Wimbledon, Roger Federer non ha avuto grosse difficoltà a battere il nostro Lorenzo Sonego. Andiamo ad analizzare insieme le tre chiavi della vittoria dello svizzero sull’italiano.
La pioggia
La pioggia del primo set ha, con tutta certezza, cambiato le carte in tavola. Federer si fa scappare l’occasione di chiudere il set nel decimo gioco e, perdendo dieci punti di fila, rischia di farsi sorpassare da Sonego. Da lì i due si alternano tra palle break e possibilità di gioco, fino all’interruzione di 20 minuti per chiudere il tetto. Lorenzo perde ritmo e si presenta alla ripresa con una palla break da difendere: il doppio fallo consegna praticamente il set a Federer.
Il record da raggiungere
Inoltre, ieri Roger giocava per un record molto importante. Lo svizzero è, infatti, riuscito a raggiungere Rafael Nadal come numero di partite vinte in un singolo torneo del grande slam: ben 105. Lo spagnolo, naturalmente, ci è riuscito al Roland Garros e conserva una percentuale di vittorie molto più alta del rivale di sempre. Ai quarti di finale, con il vincitore della sfida tra Hubert Hurkacz e Daniil Medvedev, lo svizzero proverà il sorpasso sul 20 volte campione slam.
Le discese a rete
Abbiamo notato un grande aumento del numero di discese a rete da parte di Federer nella partita di ieri. Lo svizzero si è presentato a rete ben 46 volte, il 25% del totale dei punti giocati nell’arco dell’intera partita. Percentuale molto al di sopra delle precedenti partite con Adrian Mannarino (14%), Richard Gasquet (13%) e Cameron Norrie (15%). I punti vinti sono stati 29, il 63% del totale. Si tratta di un dato molto importante, che permette a Federer di accorciare lo scambio e di presentarsi in una zona del campo a lui da sempre favorevole.
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