Quello che va da metà marzo a metà luglio è sicuramente il periodo dell’anno peggiore per Daniil Medvedev. La stagione sulla terra e quella sull’erba sono infatti una vera maledizione per il 25enne russo, che su queste due superfici non è mai riuscito a trovare il feeling giusto.
Sul rosso il primo risultato di rilievo è arrivato quest’anno al Roland Garros, con i quarti di finale raggiunti dopo ben quattro eliminazioni al primo turno. Sul verde, invece, il miglior risultato, per ora, è il terzo turno di Wimbledon nel 2018 e nel 2019.
Di tornei vinti neanche l’ombra. E la tradizione negativa, per il momento, continua. Già perché da testa di serie numero uno, il russo ha abbandonato al primo turno l’Atp 500 di Halle, eliminato in due set da Jan-Lennard Struff. Una partita che ha fatto vedere, ancora una volta, tutti i limiti tecnici e, di conseguenza anche caratteriali di Medvedev quando gioca fuori dalla sua zona di comfort, ossia il cemento (sia indoor che outdoor).
Come spesso gli capita, la frustrazione ha preso il sopravvento dopo aver perso in maniera così rocambolesca il primo set. E nella seconda frazione è arrivata la sconfitta per 6-3. E in un passaggio in particolare questa frustrazione si è vista in maniera decisamente evidente…
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