Musetti, due set da fenomeno poi il crollo: Djokovic rimonta e si guadagna Berrettini

Due set da predestinato, poi il crollo verticale. Lorenzo Musetti è quasi pronto. Ma quel “quasi” fa tutta la differenza del mondo. Finisce così il sogno del 19enne toscano di sconfiggere, nel primo scontro diretto e nella prima presenza ad un torneo del Grande Slam, il numero uno del mondo Novak Djokovic.

Le prima due frazioni, però, restano. Eccome se restano. Lorenzo ha fatto vedere il suo tennis migliore, a tratti divino. Colpi sensazionali, variazioni di ogni tipo, freddezza e cinismo quando serviva. Due set molto simili tra loro: break e controbreak immediati (prima uno e poi l’altro) e chiusura al tie-break. Il primo con un 9-7 tiratissimo, il secondo con un nettissimo 7-2.

Ma quando l’inerzia sembrava tutta dalla sua parte, ecco il crollo verticale, innanzi tutto fisico. E nel frattempo Nole è salito in cattedra. Il match, di fatto, finisce qui. Musetti vince solo un game in tre set, poi si ritira sullo 0-4 nel terzo, dopo aver giocato due ore e un quarto di un’intensità e un livello altissimo.

Purtroppo, però, un fisico per giocare delle partite di questo tipo va costruito e Lorenzo avrà tempo per farlo. La qualità fatta vedere nei primi due set è altissima e da lì sicuramente dovrà ripartire. Intanto si gode il nuovo best ranking alla numero 61 e l’applauso del Philippe Chatrier e del numero uno del mondo.

Novak Djokovic si qualifica così per i quarti di finale, dove lo attende Matteo Berrettini.

Qui alcune delle immagini più belle della partita

Qui uno dei colpi classici di Musetti, il suo fulminante rovescio lungo linea a una mano.

E qui infine un altro punto simbolico del primo set, una veronica precisa e spettacolare per rispondere ad un lob dell’avversario.

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