I 35 anni di Rafa Nadal. Una carriera vissuta, fin dall’inizio, da predestinato.Da tennista che avrebbe cambiato il modo di intendere il gioco (soprattutto sulla terra rossa).
Eppure, Rafa avrebbe potuto scegliere di giocare a calcio.
Lo zio Toni spingeva per il tennis, mentre Miguel Angel (ex terzino del Barcellona, che ha giocato la finale di Champions League) per il calcio.
Già a 16 anni conquista il Challenger di Barletta e si presenta al torneo master1000 di Montecarlo, dove batte Albert Costa, l’allora detentore del Roland Garros.
Era solo un adolescente con bandana, canottiera e pinocchietto, ma si vedeva che aveva qualcosa dentro.
Da quel Challenger di Barletta sono passati 18 anni, in cui si è portato a casa 20 slam, 67 titoli Atp, 5 Coppe Davis, una medaglia d’oro Olimpica e terminato la stagione per 5 anni in testa alla classifica.
Rafa è diventato grande sui campi da tennis, è diventato una leggenda: il re della terra rossa.
Forse ha fatto bene lo zio Toni ad insistere per farlo giocare a tennis.
Tanti auguri Rafa, uno dei più grandi (se non il più grande) tennista della storia.
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