Ieri è arrivata una vittoria soffertissima al Roland Garros per Jannik Sinner contro il padrone di casa, Pierre-Hugues Herbert. Andiamo ad analizzare insieme i tre punti di svolta grazie ai quali l’italiano è riuscito a portarsi a casa il successo.
La grande forza mentale
Sinner ha sicuramente dimostrato grande forza mentale per riuscire a riprendere una partita che ormai sembrava andata. Dopo il primo set chiuso in appena 21 minuti, il francese (grazie al pubblico) è rientrato in partita e ha spaventato molto Jannik. L’italiano ha così dimostrato una grande tenuta mentale, salvando diverse palle break ed addirittura un match point, nonostante i problemi al servizio.
Oltre a ciò, l’altoatesino ha dimostrato di essere molto maturo nei punti chiave della partita. Il numero di errori non forzati (36 a fine partita) è, infatti, attribuibile nei momenti di dominio tecnico di Herbert.
L’importanza delle variazioni sulla terra
Non si tratta di un vero punto di svolta per Jannik Sinner, ma la varietà dei colpi offerta da Herbert ha sicuramente inciso sul gioco dell’italiano. Il francese è sceso a rete 70 volte, usando spesso il serve&volley e lo slice. Sinner ha faticato all’inizio, facendosi trovare impreparato per le soluzioni dell’avversario. Con il passare della gara, però, si è riuscito a adattare e a tornare ad alti livelli.
L’efficacia in risposta
Un punto fondamentale della rimonta è stata sicuramente la risposta di Jannik, che ha vinto (addirittura) il 42% dei punti sul servizio dell’avversario. Inoltre, la capacità di sfruttare ben otto delle dieci palle break guadagnate è stata sicuramente una delle chiavi della vittoria finale.
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