Con lo spumeggiante successo su Bedene, Lorenzo Musetti si è guadagnato la semifinale al torneo di Lione, match che giocherà oggi alle 14:00 (meteo permettendo) contro il greco Tsitsipas, numero 5 al mondo. Ma facciamo un passo indietro e andiamo a scoprire cosa ha detto in questi giorni il toscano sul rapporto con alcuni protagonisti del Circus, sul suo livello attuale di tennis e sulle aspettative in vista degli impegni futuri.
LE PAROLE DI LORENZO MUSETTI
ATP LIONE – Lorenzo per arrivare al penultimo atto della manifestazione transalpina ha dovuto scalare una vera e propria montagna. Infatti, oltre al tennista sloveno ha dovuto superare Auger-Aliassime al primo turno e successivamente Sebastian Korda. Proprio circa il match contro lo statunitense l’azzurro ha dichiarato:
“Sono stato bravo a chiudere il primo set nonostante l’interruzione per pioggia. Nel secondo ho avuto l’occasione per il break, poi c’è stata una palla contestata e lì ho perso un po’ il focus. Lui ha iniziato a giocare più concentrato, migliorando nel servizio e nella risposta. Il set decisivo poi è stato una battaglia, sono orgoglioso di me perché ho giocato con il cuore e ho meritato di vincerlo”.
Al carrarino, tuttavia, sono state poste anche ulteriori domande che vanno al di là della competizione in terra francese. Lui ha risposto, come sempre, senza fare una grinza. Di seguito le sue parole.
Sul confronto con Sinner
“Io e Jannik siamo entrambi giovani e siamo arrivati a questi livelli percorrendo strade diverse. Lui non ha giocato a livello Junior, abbiamo fatto scelte di programmazione diversa. È di un anno più grande di me, ha raggiunto un grande livello che conto di raggiungere anche io tra un anno e nel futuro”.
Sul rapporto con Fognini
“Siamo molto amici, abbiamo iniziato a giocare insieme in doppio e con lui mi diverto, stiamo spesso insieme nei tornei. C’è un bel rapporto tra i nostri team, abbiamo lo stesso manager Ugo Colombini. Per me, con la sua esperienza, è come un padre nel circuito”.
Sugli obiettivi per il 2021
ROLAND GARROS E WIMBLEDON, OCCASIONI GHIOTTE – “Gli obiettivi della stagione rimangono gli stessi. Spero poi ci possa essere modo di cambiarli in meglio, ma è presto per parlarne. Da un lato non è facile risalire ancora in classifica (grazie all’exploit di Lione è già certo che sarà 76 del mondo), ma comunque ho davanti un periodo potenzialmente buono per migliorare il ranking perché non mi scade nulla mentre ad altri verranno scalati punti del 2019. Il Roland Garros sarà il mio primo Slam, sarà importante far bene lì e a Wimbledon dove ci sono in ballo più punti”.