Infinito Nadal, dieci volte Re di Roma. Un monumento del tennis

Rafael Nadal alimenta la propria leggenda, conquistando il suo decimo titolo al Foro Italico (su dodici tentativi), al termine di una finale epica contro Novak Djokovic. Sedici anni dopo la prima volta (maggio 2005), lo spagnolo conferma di avere un rapporto indelebile, irripetibile con gli Internazionali d’Italia e conquista il suo torneo numero 88, il 36esimo Masters 1000.

La sfida numero 57 della straordinaria epopea firmata da Djokovic e Nadal, una delle rivalità più clamorose della storia dello sport, è un inno al tennis. Un primo set equilibratissimo, chiuso da Rafa con un break finale. Un 6-1 per Nole nella seconda frazione che sembrava aver cambiato l’inerzia del match e poi, di nuovo, il ritorno del leone di Manacor, che conferma di essere il più grande tennista di tutti i tempi sulla terra battuta e chiude con un perentorio 6-3.

Che dire? Non ci sono davvero molte parole per descrivere questo giocatore, questi giocatori. Due monumenti, due campioni dalla classe, dal talento, dalla tenuta mentale irraggiungibile praticamente per chiunque. E che, ancora una volta, grazie ad un torneo quasi perfetto, si presentano ai ranghi di partenza del Roland Garros da favoriti assoluti.

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