Roger Federer e la terra rossa, un feeling mai sbocciato del tutto. Undici tornei vinti, di cui un Roland Garros e sei Masters 1000 (uno sulla terra blu di Madrid), non sono bastati a far scattare quella scintilla, che invece ‘altrove’ ha infiammato il suo fervore.
I SUCCESSI DI FEDERER SULLA TERRA
È proprio sulla terra battuta che nel 2002 Federer vince il primo Master 1000, superando ad Amburgo il russo Marat Safin per 6-1 6-3 6-4. Seconda tappa sempre sul suolo tedesco, con la conquista dell’ATP 250 di Monaco contro il finlandese Jarkko Nieminen. Nel 2004 è ancora la Germania ad ispirare Roger, impeccabile nel bissare il successo di due stagioni prima ad Amburgo, stavolta sull’argentino Guillermo Coria. Lo stesso anno Roger si dimostra anche profeta in Patria imponendosi all’ATP 250 di Gstaad sul sovietico Igor Andreev. Il tris ad Amburgo arriva nel 2005 regolando Richard Gasquet. Dopo quasi due anni di digiuno sulla terra battuta, l’elvetico cala il poker nella città “crucca” annientando per 2-6 6-2 6-0 Rafael Nadal. Il settimo torneo sul rosso arriva all’ATP 250 di Estoril 2008 dove, dopo aver vinto il primo set, beneficia del ritiro di Nikolay Davydenko. Il 2009 è l’anno magico con l’accoppiata Madrid Mutua Open e Roland Garros, tornei in cui debella Rafael Nadal e Robin Soderling. La decima sinfonia la scrive nel 2012 sulla terra blu, sempre a Madrid, dove batte l’ottimo Tomas Beredych. Quindi, suona l’undicesimo ed ultimo squillo nella prima edizione del torneo di Istanbul (2015) svettando su Pablo Cuevas.
FINALI PERSE SULLA TERRA
Le finali perse da Roger Federer su tale superficie sono 15.
Roland Garros – 2006, 2007, 2008, 2011: quattro sconfitte subite tutte ad opera di Nadal.
Amburgo – Nel 2008 è ancora lo spagnolo a negargli il pokerissimo in terra tedesca.
Montecarlo – 2006, 2007, 2008 e 2014: viene battuto tre volte da Nadal ed una volta da Wawrinka.
Madrid – Nel 2010, Indovinate da chi perde? Ovviamente sempre dal maiorchino.
Roma – 2003, 2006, 2013, 2015: si arrende due volte a Nadal, una volta a Mantilla ed una a Djokovic.
Gstaad – 2003 Jiri Novak supera Federer al quinto set dopo una lunga battaglia.
L’ANNUNCIO DEL RIENTRO A GINEVRA
Nel corso degli anni, King Roger ha saltato tanti appuntamenti sui mattoni tritati. Soprattutto ultimamente, anche a causa di diversi infortuni e di un’età che avanza: Federer conosce bene i suoi limiti e, da grande atleta, preferisce centellinare le sue energie. Anche in questo 2021 lo svizzero non si è smentito. È sceso in campo l’ultima volta il giorno 11 marzo a Doha (dopo oltre un anno di stop), disertando successivamente Dubai, Acapulco, Miami, Montecarlo, Barcellona, Madrid e Roma, oltre i vari tornei 250.
L’ANNUNCIO – “Sono felice di informarvi che giocherò a Ginevra e a Parigi”. Con un tweet, lo svizzero, qualche settimana fa, ha annunciato il ritorno in campo sull’argilla di casa sua.
Un cosiddetto evento di preparazione, che per Federer, però, sarà una vera e propria prova del nove dopo tanto tempo di inattività.
L’ENTUSIASMO – “Mi sento come un tennista che sta iniziando la carriera”, ha dichiarato in questi giorni l’ex numero uno al mondo dell’agenzia di stampa spagnola EFE.
SOGNO ROLAND GARROS?
Adesso, non sarà certo a quarant’anni suonati che un’istituzione come Roger Federer cambierà il suo approccio con il tennis e con la terra rossa. Tuttavia, quella scintilla che non si è mai trasformata in fuoco è sempre lì, che aspetta di essere esaltata. E poi, c’è quel ventunesimo slam…
È lecito sognare in vista del Roland Garros?