Troppo Nadal anche per Opelka. Lo spagnolo, dopo aver sconfitto Sinner, Shapovalov e Zverev, stende anche il gigante statunitense e si guadagna la dodicesima finale al Foro Italico. Sedici anni dopo quella prima volta nel 2005.
Tra i due, 11 anni e 26 centimetri di differenza. Incredibile l’exploit del classe ’97, che in un Masters 1000 non aveva mai raggiunto il traguardo delle semifinali. Il Re della terra rossa, invece, sui campi della Capitale sta confermando che non ha nessuna intenzione di abdicare.
I primi tre game di inizio partita non regalano grosse sorprese con entrambi i tennisti che si dimostrano molto solidi. Poi il passaggio chiave: nel quarto game Opelka ha quattro opportunità per portarsi avanti di un break, ma Nadal non molla e riesce ad uscirsene da una situazione che si stava facendo complicata.
Il maiorchino contrattacca nel gioco seguente strappando il servizio all’avversario alla prima opportunità. Successivamente il numero due al mondo non tentenna più e, anzi, sulla battuta di Opelka si guadagna tre palle per allungare sul 5-2. L’americano riesce a non farsi breakkare, ma Nadal chiude il set 6-4.
Il secondo parziale inizia sulla falsa riga del primo. Stavolta è nel terzo game che Rafa ha l’opportunità di conquistare il break: alla terza occasione lo ottiene e indirizza definitivamente la partita. Da questo momento in poi non viene concessa più alcuna palla break. L’incontro scorre veloce e Nadal chiude con un altro perentorio 6-4 al primo match point.
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