Negli ultimi venticinque anni il tennis è cambiato radicalmente. Le motivazioni sono molteplici e l’obiettivo di questo articolo non è certo analizzarle tutte. Tra i tanti fattori, però, uno dei più decisivi riguarda sicuramente l’evoluzione fisica del tennista. Negli ultimi decenni si sono affacciati, con successi alterni, sulla scena mondiale, giocatori sempre più dotati fisicamente, più grossi e soprattutto più alti.
Ad un certo punto sembrava che il tennis forse ormai pronto per il dominio degli “spilungoni”, come avevano predetto molti osservatori. Complice anche il dominio incontrastato dei Big Three (che non sono delle giraffe, ma neanche dei pigmei, intendiamoci, tutti intorno o sopra il metro e 85) la profezia, per il momento, non si è avverata. Essere alti aiuta indiscutibilmente al servizio, al livello in cui viene colpita la pallina e in potenza, ma se non accompagnata da dinamismo, creatività e proprietà di colpi, l’altezza resta un fattore fine a se stesso.
Classe 1997, è al pari di Ivo Karlovic, il giocatore più alto della storia del tennis. Il suo peso di 102 kg ne fanno un vero e proprio gigante (di qui il soprannome Grizzly). Nella sua carriera ha vinto, finora, due tornei, nel 2019 a New York e nel 2020 a Delray Beach. Best ranking: 31.
Croato, classe 1979, è uno dei simboli del tennis dei giganti. Nella sua lunghissima carriera ha vinto 8 titoli Atp, arrivando anche i quarti di finale a Wimbledon nel 2009. Best ranking: 14.
Classe 1985, il lungagnone della Carolina del Nord è sicuramente uno di quelli che, anche grazie all’esperienza, è riuscito a conciliare le doti fisiche con le qualità tecniche. Ha vinto ben 15 titoli in carriera e il 2018 è stata sicuramente la sua miglior stagione, con la semifinale di Wimbledon. Best ranking: 8.
Classe 1990, polacco, Janowicz è uno di quelli che sembravano poter avere un ruolo da dominatore, con la semifinale raggiunta a Wimbledon nel 2013 e il best ranking in posizione numero 14 a soli 23 anni. Invece è andato via via perdendosi.
Chi non si è perso per niente, e anzi è andato migliorando con l’età è il sudafricano Kevin Anderson. Classe 1986, è entrato per la prima volta nella top-10 mondiale a 32 anni. Nel 2018 ha centrato il miglior risultato in carriera con la finale raggiunta a Wimbledon, dopo aver eliminato Roger Federer ai quarti di finale. Best ranking: 5.
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