Lorenzo inizia a giocare tardi a tennis. Nel 2013, a 18 anni, fa il suo esordio nei tornei Futures, ma inizia a frequentarli abitualmente l’anno seguente. I risultati faticano ad arrivare e, dopo una vittoria Challenger e anni di battaglie nelle retrovie, nel 2017 è ancora fuori dalla top200.
Sembra possa aspettarlo un cammino in salita, continuamente a rincorrere i ragazzi con più talento di lui. Sonego, però, non si arrende e continua a lavorare duramente per raggiungere quei risultati che faticano ad arrivare. Nel 2018 avviene la prima svolta.
Per la prima volta in carriera raggiunge il tabellone principale di un torneo del grande slam (Australian Open) e riesce a superare il primo turno. A Budapest, partendo dalle qualificazioni, arriva ai quarti di finale e, pochi mesi dopo, conquista il secondo Challenger a Genova. Il tutto gli regala la top90 alla fine della stagione.
Il meglio, però, deve ancora venire: è nei tre anni successivi che Lorenzo ha il proprio exploit. Nel 2019 una soddisfazione dopo l’altra. Partecipa al torneo di Montecarlo e, all’esordio, si regala i quarti di finale (perderà con il finalista del torneo, Dusan Lajovic).
Nella stagione sull’erba conquista il primo successo nel circuito Atp, dopo una splendida settimana nel torneo 250 di Antalya. Conquista per la seconda volta consecutiva il Challenger di Genova e chiude l’anno in top50. In un anno difficile come il 2020 riesce a regalarsi il successo più importante.
Si gioca a Vienna, quarti di finale. Sonego è in tabellone da lucky loser e sfida il n. 1 del mondo, Novak Djokovic. Il risultato è di 62 61 in favore dell’azzurro e diventa (ovviamente) la sua più grande vittoria in carriera. Quest’anno ha vinto l’Atp 250 di Cagliari e ha raggiunto per la prima volta la top30 (n. 28).
Oggi si regala un compleanno da sogno al Foro Italico contro Gaël Monfils. Tanti auguri Lorenzo, vero combattente del movimento azzurro.