Andy Murray sta per tornare e fa sentire la sua presenza a Roma, dove si sta allenando per trovare la forma migliore. Obiettivo Roland Garros, che corrisponde allo scenario su cui ha percorso i suoi ultimi passi Slam. Ma, in attesa di capire se gli organizzatori francesi gli assegneranno un wild card o se dovrà partire dalle qualificazioni, il britannico ha già messo un’altra data e un altro palcoscenico nel mirino: il 14 giugno e il Queen’s Club Championships.
L’ex numero 1 al mondo, dopo aver iniziato la sua stagione proprio dall’Italia nel Challenger di Biella raggiungendo la finale (persa contro Marchenko), è fuori dai giochi dall’ATP Rotterdam Open dello scorso marzo. Sono passati quasi due mesi e il giocatore britannico non vede l’ora di tornare in campo, soprattutto perché lo farà in un evento al quale, finalmente, potrà assistere un numero nutrito di spettatori. Ecco alcune sue dichiarazioni riportate da EssentiallySports:
“È stato un momento così difficile per tutti e sarà fantastico giocare di nuovo davanti ai tifosi di casa in Gran Bretagna. Il torneo al Queen’s ha sempre significato molto per me: a Londra ho vinto la mia prima partita ATP e ho conquistato il titolo più di ogni altro. Non dimenticherò mai anche il trionfo in doppio del 2019. Non vedo l’ora di tornare là fuori”.
Ai microfoni di SuperTennis, inoltre, ha raccontato le sue prime impressioni dopo gli allenamenti a Roma, ha sottolineato le sue ambizioni per il futuro, ma soprattutto ha elogiato il movimento tennistico italiano:
“Penso di aver fatto abbastanza bene, è il mio primo allenamento in queste condizioni, con il caldo e i rimbalzi alti. Ci vogliono tante sessioni così per ritrovare il feeling giusto. Voglio provare a fare qualcosa che nessuno ha fatto prima. L’Italia? C’è una struttura di tornei incredibile, un gran numero di Challenger, poi ci saranno le Next Gen ATP Finals, le Nitto ATP Finals, la Davis. La federazione azzurra ha fatto un ottimo lavoro. L’Italia è un esempio adesso per le altre nazioni”.
Qual è il suo più grande sogno del 2021, invece, Murray lo ha rivelato in un’intervista a Sportskeeda:
“L’infortunio e lo stare lontano dai campi mi ha aiutato a realizzare quanta passione ho ancora verso il tennis. Quest’anno, il mio obiettivo principale sono le Olimpiadi. Sono molto orgoglioso delle mie medaglie d’oro, quindi sarebbe fantastico avere l’opportunità di difendere il titolo. Mi sto allenando duramente per essere a Tokyo nella migliore forma possibile”.
Come si diceva, Murray al momento si sta allenando all’ombra del Colosseo per riprendere confidenza con il suo tennis. Probabilmente, lo rivedremo sul rettangolo di gioco in un torneo tra Lione e Ginevra, come annunciato da Stuart Fraser, giornalista del Times.
La speranza è che possa nuovamente alzare un trofeo, come fece nel 2019 ad Anversa quando, sconfiggendo Wawrinka nell’ultimo atto della competizione, mise la parola fine al suo calvario post operazione e ‘diede alla luce’ una favola che ancora ‘vive’.
Comunque continuerà la storia d’amore tra Andy e il tennis sarà un successo. La morale della storia può essere solo una:
“Non si può battere una persona che non si arrende mai”.
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