A soli 32 anni l’ucraino dice basta per un problema al polso che lo accompagna da tre lunghi anni. “Accadde tre anni fa in Australia, dopo aver mancato una risposta in allenamento. Ho sentito un po’ di dolore, ma non pensavo fosse qualcosa di serio, tanto che raggiunsi comunque il terzo turno degli Australian Open”. Non immaginavo che fosse qualcosa che mi avrebbe portato a chiudere la carriera. Ho provato a tornare negli ultimi due anni, ma tuttora sento male”.
Una carriera vissuta tra alti e bassi, con il 2012 come anno di gloria grazie al best ranking (n. 13) e alla vittoria a Washington (uno dei suoi tre titoli Atp).
“Nella mia carriera non ho frantumato i record di questo sport, ma spero di aver divertito i fan. Per giocare il mio miglior tennis avevo bisogno di esser di buon umore, questa è la verità. Ma quando ci riuscivo, lo trovavo davvero interessante”.
Inizierà una nuova vita come imprenditore e si allontanerà, dopo molti anni, dal mondo del tennis. “Ho preso in mano una racchetta per la prima volta a tre anni, per il momento farò altro. Credo di poter avviare una carriera nell’imprenditoria”.
Buona fortuna Dolgo, ci hai divertito per anni con il tuo gioco spettacolare
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