Una prima di servizio praticamente perfetta, un dritto pesante e preciso, un rovescio che tiene alla grande e anche qualche gran colpo di classe con back e dropshot. Quando gioca così, Matteo Berrettini è uno dei tennisti migliori del circuito ed è difficile da affrontare per chiunque. Non fa eccezione Fabio Fognini, che nulla può contro il numero 10 del mondo e si arrende in due set nel secondo turno del Mutua Madrid Open.
C’era grande attesa per questo derby d’Italia in terra iberica e forse ci si aspettava anche che fosse un po’ più combattuto. E invece Matteo ha confermato quanto di buono fatto vedere con la vittoria all’Atp 250 di Belgrado e Fabio ha confermato di non stare attraversando il suo migliore momento di forma.
Ne sono venuti fuori due set in cui Berrettini ha controllato bene, con percentuali incredibili di efficacia al servizio (sia di prime messe in campo, sia di punti conquistati con la prima in campo) e anche con una freschezza fisica che non si vedeva dagli Australian Open di febbraio, quando arrivò agli ottavi di finale prima di ritirarsi per l’infortunio muscolare addominale.
Una condizione che invece è sembrata mancare a Fognini, molto falloso e fisicamente in difficoltà, forse per un riacutizzarsi del dolore alla schiena o per alcuni problemi alle caviglie operate lo scorso anno. Finisce 6-3, 6-4 per il 25enne romano, che pareggia così il bilancio degli scontri diretti e che ora affronterà il vincitore del match tra Federico Delbonis e Albert Ramos.
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