C’è stato un tempo in cui il più grande atleta della storia della Spagna ha minacciato di boicottare il torneo di tennis più importante che si gioca in Spagna. E quel tempo è stato precisamente il 2012, ossia l’anno in cui il Masters 1000 che si gioca alla Caja Magica nella capitale spagnola, si disputò su una versione inedita della terra, che in quell’occasione di colorò di blu.
Nadal eliminato al secondo turno a Madrid
Nel 2012, infatti, successe una cosa più unica che rara: Rafael Nadal perse al secondo turno in un torneo sulla terra, proprio al Madrid Mutua Open, mettendo fine a una striscia di ventidue vittorie consecutive. Dopo il match era furioso, come quasi mai si è visto nella sua lunga carriera.
“Non ho veramente le parole per descrivere questo campo. L’Atp e l’organizzazione del torneo possono davvero fare quello che vogliono. Mi sono preparato, ho lavorato sodo per questo torneo, ma evidentemente non abbastanza per adattare il mio gioco a questa superficie. E’ molto triste, ma se le cose continuano così questo sarà un appuntamento in meno sul mio calendario“.
Nadal-Madrid, un feeling mai veramente nato
Le cose, forse anche per queste parole, non continuarono così. La terra blu non piacque a nessuno e fu velocemente archiviata. Nadal vinse altre tre volte a Madrid (oltre alle due vittorie conquistate precedentemente), ma il feeling con il torneo nella capitale spagnola non è mai veramente nato.