Novak Djokovic, convinto sostenitore del movimento no vax, ha dichiarato sul protocollo Atp per i vaccini: “C’è molta ambiguità”. L’organo internazionale è pronto a favorire i giocatori che verranno vaccinati (a seconda delle tempistiche delle nazioni di appartenenza) allentando le restrizioni in ogni torneo. Il protocollo dovrà essere accettato anche dalle aziende sanitarie locali e, molto probabilmente, motiverà i giocatori a vaccinarsi nel più breve tempo possibile.
La reazione di Djokovic
Ormai è nota a tutti la posizione di Novak Djokovic contro la vaccinazione (non solo per il Covid-19). Il serbo si è scagliato contro l’Atp e contro la volontà di “favorire” i giocatori vaccinati.
“Ho sentito alcune storie secondo le quali chi si vaccinerà avrà migliori trattamenti e migliori condizioni in tutte le trasferte del tour. Non dovranno nemmeno rimanere nella bolla. Non saprei, vediamo. Nulla è ancora deciso, ci sono speculazioni e c’è molta ambiguità. Le campagne vanno condotte da entrambi le parti in causa”.
Le regole da seguire
Il serbo ha aggiunto che non si dovrà seguire il protocollo dell’Atp, ma quello di ogni azienda sanitaria locale.
“Non posso dire nulla finché non verrà ufficializzato questo procedimento da parte dell’Atp. Per noi, l’unico scopo è quello della speculazione. Aggiungo che non riesco a vedere la logica di questo tipo di protocollo dovendo tutti alloggiare in un luogo sicuro, la cosiddetta bolla. Le condizioni e le regole dei paesi che ci ospitano sono importanti e non puoi creare un protocollo che superi queste”.
Intanto, Filip Krajinovic e Dusan Lajovic, compatrioti di Djokovic, hanno ricevuto in Serbia la loro prima dose di vaccino.
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