Parlavamo fino a qualche giorno di un Fognini ritrovato a Montecarlo, con un gioco di nuovo di alto livello. Oggi, oltre al pessimo spettacolo offerto al primo set, la squalifica per verbal abuse.
La partita era iniziata nel peggiore dei modi, con Fognini molto svogliato che non correva dietro i colpi dell’avversario. Già eravamo al limite di una situazione stile Lahyani-Kyrgios di uno US Open di qualche anno fa. Nel secondo set, però, un piccolo sussulto, forse d’orgoglio.
Il gioco era, con molta fatica, tornato. Poi quello che nessuno può aspettarsi su un campo da tennis: la squalifica di uno dei due contendenti. Il motivo? Verbal abuse, che tradotto significa parole ingiuriose nei confronti di uno degli ufficiali di gara.
Nel nostro caso di un giudice di linea colpevole, se così possiamo dire, di aver contestato un fallo di piede a Fognini. A prescindere dal fatto che ci fosse o meno il fallo di piede, non si può concepire un comportamento del genere, in nessuno sport. Non vogliamo limitarci al tennis.
Non possiamo più lasciar passare le sfuriate, le proteste e tutto ciò che fanno i giocatori nei riguardi dei giudici di gara. Tutti possono sbagliare. Nessuno scende in campo ed insulta Fognini per un dritto colpito male o un rovescio fuori di metri.
Allo stesso modo non si possono insultare gli arbitri per errori (in generale, non parliamo di questa situazione particolare) durante una partita. Abbiamo spesso detto di sconfitta del tennis con i comportamenti del Paire di turno. Era un po’ di tempo che Fognini non ci regalava uno spettacolo di così infimo livello.
Forse abbiamo creduto troppo presto ad un suo cambiamento, ad una sua crescita. A quella maturità di cui parliamo per dei giovanissimi e che non riusciamo ancora ad attribuire ad un trentaquattrenne.
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Stefano MaffeiLavorare nel mondo dello sport è sempre stato il mio sogno. Da bambino speravo di entrarci come atleta, ma poi ho capito che sarebbe stato meglio sfruttare le mie competenze da social media manager e copywriter per provare a realizzare il mio sogno. Grazie ai miei studi ho potuto migliorare molto la conoscenza dell'inglese (livello C1), del portoghese brasiliano (C1) e dello spagnolo (B1). Le mie capacità di addetto stampa, web writer, content editor e SMM le ho sviluppate seguendo corsi di approfondimento (dedicati al mondo dell'ufficio stampa, della scrittura sul web e dei social media) e grazie all'esperienza a Tennis Fever e GoPillar Academy come Content & Social Media Manager. Inoltre, sto vivendo il sogno di poter girare il mondo seguendo il circuito Wta (tennis) in qualità di match analyst.