Sinner non si ferma più: vince un match complicatissimo e vola in semifinale a Miami

“You are not human”, non sei umano. Così, al momento del saluto a rete a fine match, Alexander Bublik si è rivolto a Jannik Sinner. Il 19enne italiano ha vinto in due set (7-6, 6-4) contro l’estroso kazako e si è garantito l’accesso alla semifinale del Masters 1000 di Miami, il primo di questo 2021. Inutile dire che si tratta della prima volta in carriera per il classe 2001 altoatesino.

Un match complicatissimo, contro un tennista complicatissimo come Bublik, che ha provato in tutti i modi a rendere la vita difficile al fenomeno di San Candido. E, a dispetto del due a zero finale, ci è anche riuscito. Nel primo set, infatti, si è trovato sul 5-4 al servizio per chiudere il set e nel tie-break dello stesso primo set era sopra 5-3 con due servizi a disposizione. Nella seconda frazione il kazako era avanti addirittura 3-0 prima di subire il ritorno di Sinner.

Come ha detto lo stesso Jannik, “si è trattato di un match davvero difficile. Lui si diverte in campo e gioca un tennis incredibile”. E infatti questo suo gioco, fatto di variazioni improvvise, di palle corte e di bordate, di servizio devastante e back inaspettati, per Bublik, è al tempo stesso croce e delizia. Delizia, quando tira delle “saracche” incredibili o dei passantini imprendibili. Croce, quando finisce per dissipa in pochi secondo il vantaggio accumulato.

Si può dire che sia esattamente l’opposto di Sinner, che invece è una specie di macchina da guerra sia a livello tecnico, sia, soprattutto, dal punto di vista mentale. E alla fine ha avuto ragione lui. Alla fine l’unica cosa che si può dire di un tennista che a 19 anni raggiunge così la sua prima semifinale Slam è…. “you are not human”, non sei umano. Chapeau.

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