Holger Rune, il classe 2003 danese vincitore del Roland Garros juniores e n. 1 del mondo giovanile, ha rilasciato un’intervista a JuniorTennis Italia molto interessante. Il ragazzo ha parlato di come sia Novak Djokovic un esempio, delle probabili finali slam con Jannik Sinner e Lorenzo Musetti e dei suoi prossimi obiettivi.
L’allenamento con Djokovic
Rune ha chiesto di potersi allenare con Djokovic a Monte-Carlo e il serbo ha risposto presente. Ecco le prime impressioni:
“C’è tanto da migliorare ma non mi sento lontano dal livello dei top player. Allenandomi con Djokovic, ho capito che è fortissimo non solo sul campo da tennis ma anche fuori: la mia idea è che nel circuito in pochi riescono a batterlo perché è il giocatore più completo, sia mentalmente che fisicamente. Penso che in tanti abbiano il tennis per arrivare in testa alla classifica, ma per arrivare a battere i record di longevità di Djokovic, Federer e Nadal serve qualcosa in più: mi piacerebbe fare una carriera simile alla loro”.
I prossimi obiettivi e la grande ambizione
Il n. 317 del ranking ha anche parlato dei suoi obiettivi per la fine della stagione e della prossima, forse volando un po’ troppo alto.
“Ora sono numero 317 ATP, il mio obiettivo è quello di entrare in top100 entro la fine della stagione per poi raggiungere i primi 20-30 del mondo entro la fine del 2022: una volta raggiunto questo secondo step, farò di tutto per arrivare al numero uno.
Non ho alcun problema a giocare le qualificazioni dei tornei ATP. Spero che in alcuni eventi mi diano una wild card: in Danimarca non ci sono tornei ATP o Challenger, la situazione è molto difficile perché in questo periodo nei vari tornei europei tendono ad invitare giocatori locali per permettere loro di guadagnare qualche soldo e punti per il ranking. Capisco le loro esigenze, ma allo stesso tempo spero che qualcuno possa considerarmi. I tornei ATP che giocherò quest’anno avranno sempre un posto speciale nel mio cuore, anche quando sarò numero uno. Mi piacerebbe arrivare a disputare un torneo slam già quest’anno.
Come detto, purtroppo non mi vengono concesse le stesse opportunità di giocatori francesi, italiani o spagnoli visto che in Danimarca non ci sono tornei di alto livello: questo rende il mio cammino più faticoso”.
I rivali del futuro?
Non poteva mancare la domanda su Sinner e Musetti, suoi coetanei che hanno già fatto strada nel mondo dei grandi.
“Sono pronto ad affrontare entrambi in due finali dello Slam. Conosco entrambi, sono ragazzi bravissimi oltre che grandi lavoratori. Spero non passi troppo tempo prima di una finale slam tra di noi”.
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