Il coach slovacco Marian Vajda ha rivelato in una recente intervista qual è stata la sua prima impressione con Novak Djokovic: “Niente di eccezionale”. I due lavorano insieme da più di 15 anni ed hanno raggiunto un numero incredibile di successi insieme.
La prima impressione sul n. 1 del mondo
Vajda è comparso nel talkshow di SportMaster ed ha risposto ad alcune domande sul suo pupillo. Le risposte date dal coach slovacco hanno lasciato tutti a bocca aperta. Marian, alla domanda “Hai pensato che fosse veramente bravo o che ci si dovesse lavorare molto su?”, non ha avuto dubbi. Si trattava del Roland Garros 2006 e Vajda si era fermato con la figlia a vedere l’allenamento di Novak Djokovic.
“L’ho visto in campo, si stava allenando e ho pensato che non fosse niente di eccezionale. Beh, a dirlo oggi, fa molto sorridere. C’era mia figlia Natalia accanto a me e le ho chiesto ‘Natalia, ascolta, cosa ne pensi di questo ragazzo?’. Lei mi ha risposto ‘Papà, sembra bravo, ma ha un rovescio pessimo’.
Lui stava giocando molto bene, era un atleta grandissimo. Ero impressionato dal suo atletismo e dal suo fisico. Vedevo, al contempo, degli enormi gap tecnici da migliorare. Soprattutto, però, mi era apparsa evidente la sua voglia di arrivare ineguagliabile. Vedevo che non voleva mollare una singola palla. Colpiva in maniera perfetta e capiva una frazione di secondo prima dove sarebbe andato a finire il colpo dell’avversario”.
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