Non certo un match per deboli di cuore. Che giocatore, Jannik Sinner. Perde, pareggia e infine ribalta un match assurdo contro Alexander Bublik, che gli consente di accedere agli ottavi di finale del torneo Atp 500 di Dubai. Un altro passo importante nel il processo di crescita del 19enne altoatesino.
Un primo set che non lascerebbe presagire nulla di buono. Sinner non si muove bene, Bublik è letale al servizio e sfrutta ogni singolo errore (che non sono pochi) dell’italiano. In un attimo il kazako si prende di forza due break e chiude la pratica del primo set 6-2.
Sinner si toglie la scarpa sinistra, c’è una vistosa fasciatura sulla caviglia. Il medical time out e la lunga pausa negli spogliatoi fanno pensare ad un problema grave, che potrebbe condizionare negativamente il resto del match, anche perché apparentemente l’inerzia è tutta dalla parte di Bublik.
Apparentemente. In realtà nel secondo set Sinner è un altro giocatore: preciso, poco falloso, a tratti incontenibile. Resta però il problema del servizio dell’avversario: se Bublik continua a mettere la prima in campo, strappargli la battuta è impresa quasi impossibile.
E infatti si arriva al tie-break senza l’ombra di una palla break. Ma è proprio al tie-break che cambia il match. Sinner è dominante, chiude 7-2, Bublik si disunisce e, come spesso gli succede, perde concentrazione e cala di rendimento. Nel terzo set arriva per Sinner l’agognato break, subito ripreso dall’avversario. Ma la storia del match è segnata: Jannik colpisce di nuovo e chiude 6-4, guadagnandosi l’accesso agli ottavi di finale.
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