È trascorso poco più di un anno dall’ultima apparizione della tennista scandinava più forte di sempre: Caroline Wozniacki, precisamente danese, ex numero uno del ranking, eletta sportiva femminile più influente al mondo nel 2018. La campionessa Slam resta fonte di ispirazione per tante giovani ragazze, in particolare per Clara Tauson, sua connazionale classe 2002 alle luci della ribalta in questo inizio 2021.
“La Wozniacki è sempre stata di grande ispirazione per me, la vedevo giocare quando ero una bimbetta e ho sempre sognato di essere forte come lei un giorno. Stimo davvero tanto la sua forza mentale e fisica”
Nata a Copenaghen il 21 dicembre, è la nipote di Michael Tauson, ex tennista a cavallo tra gli anni ‘80-’90. Ha cominciato a impugnare la racchetta all’età di quattro anni, iniziando a mostrare la sua predisposizione per questo sport. Il fisico la aiuta: alta 1.82, potente e slanciata si è imposta sin dai primi incontri. Nel 2016, a tredici anni da poco compiuti, è diventata la più giovane vincitrice dei campionati assoluti danesi, battendo il record proprio di Caroline Wozniacki (14 anni). A livello juniores ha conquistato la vetta del ranking ITF e l’Australian Open del 2019. Nel 2017 ha anche trionfato al Festival olimpico della gioventù europea. Tra ITF e WTA, 13 finali disputate 10 vittorie e 3 sconfitte (l’ultima nel 2019). Da pochi giorni è entrata nel novero delle prime 100 tenniste al mondo (n.96).
La danese fa viaggiare la palla con sorprendente facilità e incisività. Frutto anche della buona posizione che riesce a tenere in campo: quasi sempre a ridosso della linea di fondo. Ha sempre le idee chiare nell’impostazione dello scambio, anche quando si è trovata a colpire in situazioni meno usuali. Ma soprattutto, a 18 anni, possiede quel ‘quid in più’ che caratterizza le campionesse: è fredda e composta nelle fasi preparatorie, decisa e sicura quando comincia il gioco.
Oggi Clara Tauson è stata sconfitta al primo turno del torneo di St. Pietroburgo da Daria Kasatkina, russa ex numero 10 al mondo, che dopo un periodo di crisi sta tornando ai suoi standard. Il match, conclusosi sul 6-4 7-6 a favore della zarina, è stato una vera e propria battaglia, in cui l’astro nascente ha dato dimostrazione di essere pronta a competere ad alti livelli.
Nei nove incontri precedenti a quello odierno, tra cui due di qualificazione alla manifestazione russa, la Tauson non aveva lasciato alcun set ad avversarie del calibro di Camilla Giorgi, Babos e Alexandrova. Tutte tenniste con un ottimo curriculum e una certa esperienza nel circuito.
Con questi presupposti, Stoccolma, Monastir, Shenzen, Xiamen, Meitar, Glasgow, Oeiras, Fujaira, Altenkirchen e il primo torneo WTA a Lione (vinto lo scorso 7 marzo battendo in finale la Golubic) sono certamente soltanto l’antipasto di quello che verrà. Clara ha annusato l’odore del sangue e non vuole più fermarsi:
“Mi piace avere il comando delle operazioni, essere aggressiva e venire avanti a prendermi il punto non appena se ne presenta l’opportunità”
Flemmatica, determinata e poi vorace: il temperamento delle shieldmaiden, le combattenti vichinghe delle saghe norrene.
L’impressione è che ci si trovi dinanzi ad una predestinata, che però non ha alcuna intenzione di cullarsi sugli allori. Non c’è tempo per esitare: prendersi tutto e subito…con il benestare degli dei.
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