C’ha provato ma non c’è stato niente da fare. Troppo forte questo Daniil Medvedev, anche per un grande Stefanos Tsitsipas, che non è riuscito a replicare la rimonta-capolavoro centrata nel match con Rafa Nadal. “Non avrebbe avuto importanza se fossi riuscito a portare il match al quarto, non ne avevo più. La partita è stata decisa nei primi due set”.
Una partita, ha riconosciuto Tsitsipas analizzando la sconfitta, “in cui Medvedev ha giocato in maniera incredibile. Ha saputo leggere il match alla perfezione, ha servito benissimo, avvicinandosi un po’ a quanto riesce a fare uno come John Isner in questo fondamentale. Da fondo campo, poi, è impressionante, restituisce qualsiasi palla: per fare il punto devi impegnarti tantissimo”.
Il greco, guardando alla finale contro Novak Djokovic, dice che non lo sorprenderebbe vedere Medvedev campione domenica. Anzi, aggiunge, “se vincesse Daniil sarebbe un bene per il tennis“. Le ruggini del passato che ci sono state tra i due sembrano definitivamente archiviate.
Quando al suo percorso, Tsitsipas ha dichiarato: “Ho imparato molto negli ultimi anni in cui sono andato vicino a vincere uno Slam. È un peccato perdere così, perché si sogna sempre di vincere un torneo come questo. All’inizio non ci si pensa molto, ma mano a mano che vai avanti nei turni finali compaiono pensieri differenti. Le tue aspirazioni e i tuoi sogni stanno per divenire realtà”.
“So di avere un livello sufficiente per battere i migliori del circuito. Come dice Wawrinka: ‘Ci ho sempre provato, ho sempre fallito. Non importa. Ci proverò di nuovo, fallirò di nuovo, fallirò meglio’. Mi auguro che la prossima volta le cose andranno meglio per me”.