Berrettini sul velluto (o quasi): prima volta al terzo turno agli Australian Open

Matteo Berrettini soffre un po’ più del dovuto contro il numero 199 del mondo Thomas Machac, ma centra l’obiettivo e si qualifica per i sedicesimi di finale degli Australian Open 2021, dove affronterà il russo Karen Khachanov.

Partita strana, quella del numero uno italiano, che ha alternato momenti di controllo totale del match a fasi di inaspettata sofferenza. Sicuramente ci sono anche i meriti del giovane ceco, che è decisamente in crescita e dopo essersi qualificato per il secondo turno ha accarezzato il sogno del colpaccio, soprattutto alla fine del terzo set. Il dato più eloquente è quello delle palle break: 9 (di cui 4 concretizzate) per Berrettini, ben 13 (ma solo una realizzata) per Machac.

Nei primi due set (6-3, 6-2) Matteo riesce comunque a dare sempre l’impressione di essere in controllo. Il servizio funziona (a fine match saranno 19 ace) e questa è un’ottima notizia, il dritto anche. Il resto è gestito con sicurezza e concretezza. Nel terzo set arriva un inatteso calo di tensione, soprattutto a livello mentale. E infatti, dopo ben 7 palle break salvate nel corso della frazione, alla fine il ceco passa e chiude 6-4.

Si va al quarto e per fortuna Matteo torna subito in carreggiata. Arriva il break in apertura che rende tutto più semplice. Alla fine sarà 6-3, con la chiusura anticipata nel nono gioco sul servizio dell’avversario. Con l’altalenante Khachanov sarà un match interessante. A livello Atp Berrettini ha vinto tre match su tre, ma, come ha ricordato lui stesso “a livello junior mi ha battuto due volte e ancora me le ricordo”.

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