Benoit Paire, all’indomani dell’eliminazione al primo turno con Gerasimov, ha detto la sua sull’organizzazione degli Australian Open: “Per me fanno schifo”. Il francese, una delle “vittime” della quarantena dura, si scaglia soprattutto contro le modalità del protocollo per il Covid-19.
Il torneo di Paire
Per la sesta volta consecutiva Benoit Paire esce al primo turno degli Australian Open. Il francese non riesce a vincere un incontro dal primo turno del Roland Garros, quando è riuscito a sconfiggere Soonwoo. Questa volta Paire si è dovuto arrendere a Egor Gerasimov con il punteggio di 62 26 76 75. Il n. 29 del mondo, dopo la sconfitta, si è lanciato all’attacco dell’organizzazione del primo slam dell’anno.
“C’è stato un caso di positività anche su un volo per Adelaide, ma lì abbiamo avuto il tempo di fare le dovute analisi e di non costringere alla quarantena dura. Non ci sono state le stesse regole e gli stessi comportamenti per tutti. Non la capisco proprio questa disparità di trattamento: una preparazione stroncata e tutti sui campi da gioco per il primo slam dell’anno. Io lo giudico scandaloso.
Per me gli Australian Open fanno schifo. Il mio gioco e il mio comportamento in campo oggi sono stati buoni, ma sono contrariato per il torneo e la sua organizzazione. Non ho firmato per una cosa del genere. Ho firmato per un protocollo che mi permettesse di allenarmi per 14 giorni”.
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