Dopo quasi 25 anni di residenza negli Stati Uniti, in molti si chiedono perché Maria Sharapova non sia diventata cittadina statunitense. La russa, ne aveva parlato qualche anno fa.
Stati Uniti, la patria tennistica
Maria Sharapova è nata con una racchetta in mano. Già a quattro anni, a Nyagan (sua città natale), aveva iniziato a giocare con il coach Yuri Yudkin. Poi il trasferimento a Mosca e, appena tre anni dopo, l’approdo alla scuola tennis di Nick Bollettieri in Florida. Dopo 25 anni di permanenza negli States, è stata la Sharapova ha chiarire i motivi della sua mancata volontà di richiedere la cittadinanza.
“Se avessi voluto, avrei potuto chiedere la cittadinanza statunitense da molto tempo. Questo però non è mai stato un problema all’ordine del giorno né con la mia famiglia né con il team. Sono molto attaccata alle mie origini russe e all’educazione che ho ricevuto. Sono il frutto di quella cultura e sono grata di essere nata in Russia ed aver beneficiato della mia patria. Prendo molta ispirazione dalle persone russe e questo mi fa sentire fiera delle mie radici”.
La Russia, per contro, ha beneficiato molto delle prestazioni sportive di Maria che, prima di ritirarsi, ha vinto 36 titoli Wta, cinque prove del grande slam e la medaglia d’argento alle Olimpiadi.
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