Non è stato un anno normale per nessuno, figuriamoci per il tennis. Il 2020 sarà uno di quegli anni che verranno ricordati a prescindere dai risultati sportivi. Però – pur in un contesto decisamente condizionato da fattori esterni – i numeri ci restituiscono una stagione dall’alto interesse tecnico e statistico.
Gli otto hype del Manic Monday di oggi sono quindi tutti dedicati ad otto primati, otto numeri che contribuiscono a descrivere questo strano 2020 tennistico.
Il 19enne altoatesino è il campione di torneo più precoce di questo 2020, con la vittoria in tre set ottenuta nella finale del torneo Atp 250 di Sofia contro Vasek Pospisil. Jannik è anche il più giovane italiano di tutti i tempi a vincere un titolo del circuito.
Quest’anno, per la prima volta in carriera, il campione più attempato – e che campione! – è Rafa Nadal. L’età avanza per tutti, ma il fatto che Roger Federer abbia saltato tutto l’anno ha contribuito a fargli vincere questo primato (non certo molto ambito…).
Ora è numero 116 del mondo, ma il ventenne brasiliano, quando ha vinto il titolo sulla terra rossa di Santiago del Cile – che è anche il suo unico torneo vinto finora – era numero 182 del ranking Atp.
Il 2020 sarà un anno che anche Lorenzo Giustino, napoletano di Barcellona, si ricorderà per sempre. Con il match vinto in cinque set e in sei ore e cinque minuti contro il francese Moutet al Roland Garros, infatti, ha portato a casa la partita più lunga dell’anno, la più lunga per un italiano in un torneo Slam e la seconda più lunga del prestigioso torneo.
Quella vinta dal tedesco Jan-Lennard Struff contro il georgiano Nikoloz Basilashvili sarà invece ricordata come una vera e propria partita-lampo, nel secondo turno del torneo di Dubai: solo 39 minuti per un rotondo 6-1, 6-0.
Abbiamo spesso parlato dell’ottimo 2020 del tennis italiano. Lo confermiamo, anche se, a ben vedere, gli azzurri hanno portato a casa un solo titolo, quello di Sinner a Sofia. La Russia, invece, guida la classifica per nazioni con ben sette tornei conquistati. Cinque portano la firma di Andrey Rublev, due di Daniil Medvedev. Non male…
I tennisti che hanno raggiunto più finali nel 2020 sono lo stesso Rublev e Novak Djokovic. Per il russo sono arrivate cinque vittorie su cinque a Doha, Adelaide, Amburgo, San Pietroburgo e Vienna. Per il serbo quattro vittorie a Melbourne, Dubai, Cincinnati e Roma, e una sconfitta, al Roland Garros contro Nadal.
Anche l’ultimo primato che abbiamo selezionato porta la firma di un tennista italiano. E’ il redivivo Marco Cecchinato, che ha firmato il tie-break più lungo, nel suo 20-18 contro Leonardo Mayer a Auckland.
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