In una lunga intervista, il classe 2003 Luca Nardi ha svelato cosa ruberebbe a Sinner e Musetti. Il giovane ha anche aggiunto che nella prossima stagione si dedicherà ai tornei del circuito Challenger per cercare di fare un netto passo avanti nella classifica.
Il tennis italiano sta vivendo una stagione d’oro, con otto giocatori tra i primi 100 del mondo e ben quattro in top40. La cosa che fa ancora più scalpore è che questi risultati non si vedevano da più di 40 anni. Tra i migliori giocatori in rampa di lancio, considerato Sinner già una certezza, ci sono Lorenzo Musetti e Luca Nardi. Proprio quest’ultimo ha rilasciato una lunga intervista a OA Sport in cui si racconta a tutto tondo.
Riportiamo l’intervista completa realizzata da OA Sport in collaborazione con Sport2U.
“Ho iniziato quando avevo sette anni, guardando mio fratello che gioca ancora, anche se in maniera meno intensa rispetto a prima. Da lì in poi ho sempre continuato. Mi piace divertirmi in campo, variare e far tutto perché sento che posso fare certe cose. Devo fare tanti step e il primo è quello di comportarmi da professionista: dall’essere puntuale all’allenamento al non fare qualche cavolata mentre sto in campo. Spero che quando tutte queste cose saranno sistemate saprò essere competitivo come voglio”.
Le caratteristiche di Nardi farebbero pensare ad un ottimo giocatore da erba, ma per ora il diretto interessato preferisce il cemento. Queste le sue impressioni dopo il primo match Atp sul cemento di Anversa:
“Un’esperienza bellissima e diversa. Sono stato trattato come fossi un principe, peccato in quel match contro Giron perché ero avanti nel punteggio 6-4 4-3, ma comunque ho capito che posso giocarmela. Un match che mi ha dato una spinta in più”.
Nel 2021 l’obiettivo è chiaro: essere sempre più competitivi.
“Nel 2021 spero di fare qualche Challenger, usufruendo di qualche wild card, ma anche di avere la classifica per poter essere presente in certi tornei senza dover essere invitato. Sicuramente, in questo momento, il tennis italiano sta vivendo un momento felice e questo mi motiva ancor di più nell’avere il giusto atteggiamento”.
Luca ha anche fatto una battuta su cosa ruberebbe ai giocatori che con lui potrebbero dominare il circuito tra qualche anno.
“Guardando Sinner e Musetti, ad esempio, vorrei avere la loro pesantezza di palla e la loro intensità e manualità”.
La chiosa finale è dedicata al sogno nel cassetto del giovane tennista:
“Mi piacerebbe un giorno giocare a Wimbledon, diventare n.1 del mondo è qualcosa di molto complicato e io credo si debba essere umili. Sono consapevole dei miei limiti, ma nello stesso tempo se si deve sognare non ha senso farlo in piccolo”.
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