Nel tennis esiste un momento di massima pressione. Quel momento in cui si decide un set equilibratissimo e spesso un match. Si tratta di pochi punti, che possono cambiare il destino di un incontro o di un torneo.
Questo momento è il tie-break. C’è chi ne ha giocati di più, chi di meno. Chi più importanti, chi meno. Chi per caratteristiche tecniche e di gioco è predisposto per arrivarci più spesso, chi ha sempre provato a chiudere prima i set. Sta di fatto che con il tie-break tutti prima o poi hanno avuto a che fare.
Il tennista che può essere considerato più letale in questa fase del match è Roger Federer, che sui 700 giocati ne ha vinti 457 e persi 243, con una percentuale del 65,29%. Dietro di lui Novak Djokovic (65,26%) e Arthur Ashe (63,98%).
Tra i giocatori in attività, al settimo posto troviamo Andy Murray, al decimo Milos Raonic e al dodicesimo John Isner. Solo tredicesimo Rafael Nadal, con il 60,74% dei tie-break vinti.
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