Dopo un anno travagliato, l’Atp si prepara al 2021 con più di un’incognita e poche certezze. Andiamo a vedere che stagione sarà la prossima.
Quando si giocheranno gli Australian Open?
Con la vittoria di Daniil Medvedev alle Atp Finals si chiude una delle stagioni più travagliate della storia di questo sport. I problemi legati al Coronavirus, però, sembrano ancora lontani dal concludersi ed è proprio questo a generare ancora ansia intorno alla prossima stagione.
La notizia di pochi giorni fa riguarda proprio l’incertezza sulla data di inizio degli Australian Open (inizialmente previsti dal 18 al 31 gennaio 2021). Sembra che il primo slam dell’anno sia posticipato di almeno 14 giorni per via della quarantena obbligatoria da svolgere per chi entra nello stato di Victoria. Il primo ministro dello stato vorrebbe far entrare i partecipanti alla fine di dicembre, cosa impossibile perché inficerebbe sulla partecipazione dei giocatori all’Atp Cup e ai tornei di preparazione. Per questo motivo è arrivata la decisione dello slittamento della competizione.
Madrid copia Indian Wells e Miami
Per uno dei tornei più importanti cancellati nel 2020 abbiamo notizie ufficiali. Al contrario degli Australian Open, Il Mutua Madrid Open ha svelato le date ufficiali della competizione, che andrà in scena dal 27 aprile al 9 maggio. Il master1000 su terra rossa diventerà quindi una competizione spalmata su due settimane, come avviene per i master1000 americani di Indianwells e Miami, oltre che per i tornei dello slam.
Gli altri slittamenti
L’Atp 250 di Doha slitterà probabilmente a febbraio. Il torneo era in programma per il 4 gennaio, ma la contemporaneità con l’Atp Cup non avrebbe permesso l’afflusso di giocatori desiderato. L’idea è quella di programmarlo a ridosso dell’Atp 500 di Dubai, evitando grossi spostamenti ai giocatori.
Anche il Challenger di Bergamo, che ha visto trionfare nel 2018 Berrettini e nel 2019 Sinner, ha chiesto il cambio di data. La richiesta è quella di spostare l’evento da febbraio alla prossima stagionale autunnale. L’Atp, da parte sua, sembra ben disposta a venire incontro alle esigenze dell’organizzazione italiana.
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