La bulgara di 28 anni Aleksandrina Naydenova è stata squalificata a vita per diverse partite truccate dal 2015 al 2019. Sono 13 infrazioni del Tennis Anti-Corruption Programme da parte della tennista: 12 per aver truccato il risultato e una per aver provato ad ostacolare le indagini (il tutto dal 2015 al 2019). Ad aggiungersi alla squalifica, anche 150000 dollari di squalifica.
La squalifica a vita
La Tennis Integrity Unity ha accertato la colpevolezza della giocatrice lo scorso 19 e 20 ottobre. Alla bulgara non sarà più permesso scendere in campo in tornei slam, Wta e Itf e, dallo scorso 20 novembre, non può nemmeno presenziarvi.
Le violazioni riguardano la Sezione D.1.d del TACP del 2015, 2016, 2017 e 2018 (che riguarda l’influenza esterna sul risultato di un incontro), nonché la Sezione F.2.b/D.2.c del TACP del 2017 e del 2019 (concernente l’obbligo a collaborare con gli inquirenti).
La bulgara chiude la carriera con il best ranking di 218 del mondo in singolare e 95 in doppio.
I precedenti
Purtroppo, la Naydenova non è l’unica bulgara finita nel ciclone delle partite truccate. Il 4 novembre è stata la volta della squalifica a vita (oltre a 250000 dollari di multa) di Karen Khachatryan e di suo fratello Yuri, che se l’è “cavata” con 10 anni e 50000 dollari di multa.
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