Nick Kyrgios e la depressione. Il lato debole del “bad boy” australiano

In una recente intervista a Stellar Magazine, Nick Kyrgios ha confessato: “Ero depresso”. Il bad boy del circuito si è raccontato senza filtri, mostrando i lati più sensibili del suo carattere.

L’inizio della depressione e la lontananza dalla famiglia

Nick ha ammesso di frequentare sedute con lo psicologo dal 2018, dopo aver ricevuto molte critiche sulla sua mancanza di volontà di giocare a tennis. A Stellar Magazine l’australiano ha raccontato il periodo difficile vissuto e quanto sia stato importante per lui tornare a vivere con la famiglia a Canberra per sentirsi meglio con se stesso.

Ero depresso. Mi sentivo come se a nessuno importasse di me come persona, ma solo come giocatore di tennis. Sentivo di non potermi fidare di nessuno. Ero solo ed era una situazione molto brutta.

Ci sono persone che vivono e continuano a vivere per il tennis ed è molto bello. Non dico che questo sia giusto o sbagliato. Ho raggiunto un livello tale di libertà nella mia vita che non mi interessa cosa le persone pensano di me.

A Shangai ho raggiunto il picco di depressione, non volevo vedere la luce del sole.

Durante il tour devi stare lontano per almeno sette mesi dalla tua famiglia. Ho sfruttato l’occasione per rimanere a Canberra e questo mi ha fatto molto bene a livello fisico e mentale”.

Kyrgios manca dai campi di tennis da prima della pandemia. L’aussie ha infatti saltato gli US Open e il Roland Garros. Sembra però che ci siano tutte le possibilità per vederlo all’opera dal 2021 già dal suo torneo di casa, gli Australian Open.

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