In un’intervista al quotidiano francese Le Figaro, Andrea Gaudenzi, presidente dell’Atp, parla della prossima stagione tennistica. Gli argomenti trattati in primo piano? Naturalmente il Covid-19 e la formazione della PTPA da parte di Novak Djokovic e Vasek Pospisil.
Le parole del presidente Atp
Dopo le numerose critiche ricevute nei giorni scorsi (su tutte quelle di Martina Navratilova), anche il presidente Atp non manca di pungere Novak Djokovic per la creazione della PTPA. Il serbo, prima di avventurarsi in questa nuova esperienza, era presidente del Players’ Council, ma era da tempo in frizione con i piani alti dell’Atp. I capisaldi del nuovo sindacato sono la suddivisione dei premi (maggiormente a favore degli atleti) e la revisione del calendario.
Gaudenzi non ha mai negato il confronto con i “dissidenti”, ma a fronte di un venirsi incontro da parte di entrambe le parti in gioco.
Nell’intervista a Le Figaro, il presidente Atp è intervenuto più approfonditamente sulla questione, non tralasciando un altro tema fondamentale in questo preciso momento storico: il Coronavirus.
“Naturalmente, questo periodo è stato molto difficile per i giocatori. Fino agli ultimi giorni di luglio siamo rimasti all’oscuro sulla data di ripresa del Tour e sullo svolgimento degli US Open.
C’è stata molta frustrazione. Anche io sono stato un giocatore (ex n. 18 del mondo nel 1995, ndr) e per questo comprendo il loro stato d’animo. Abbiamo ascoltato le loro lamentele. Ci incontreremo tutti insieme alla fine di novembre e di dicembre.
Siamo ovviamente aperti ad una discussione (con Djokovic e sulla PTPA, ndr), ma è arrivato il tempo dell’unità e non dei conflitti. Non funzionerebbe e tutti ci perderebbero. I tornei hanno bisogno dei giocatori e i giocatori hanno bisogno dei tornei.
Non siamo in grado di apportare i cambiamenti necessari se ci sono divisioni. Dobbiamo combattere insieme e difendere innanzitutto i migliori interessi del tennis”.
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