Tra le quattro partite che definiranno i semifinalisti del Masters 1000 di Parigi-Bercy ce n’è una che merita un surplus di attenzione, non solo per l’altissima caratura tecnica dei protagonisti, ma soprattutto per una storia che coinvolge i due tennisti in questione e che si trascina da quasi un anno.
Stiamo parlando di Daniil Medvedev, numero 6 del mondo, e Diego Schwartzman, numero 9 del mondo. Due stagioni molto diverse, in questo 2020 per loro, cominciate però con un torneo in cui i rapporti tra i due si sono deteriorati pesantemente. Parliamo dell’Atp Cup 2020, disputata in Australia ad inizio gennaio di quest’anno.
Di fronte Argentina e Russia, nel match decisivo Schwartzman contro Medvedev, che prima di quella partita avevano un ottimo rapporto e si allenavano spesso insieme. Vince il russo, ma Diego la prende malissimo. Perché? Semplice, perché Medvedev sul campo dà il peggio di sé, esultando a squarciagola per ogni errore dell’avversario, compreso un doppio fallo.
Da quel giorno tutto cambia. Addirittura il coach russo Marat Safin prova a scusarsi, ma non c’è nulla da fare. “Se lo vedo, non lo saluto neanche più“, dirà qualche mese dopo Schwartzman. Negli ultimi giorni Medvedev ha provato timidamente a ricucire, provando a giustificare i suoi comportamenti dando la colpa alla tensione del momento.
Oggi si ritroveranno di fronte sul campo di Parigi-Bercy e forse succederà anche in quel di Londra, dove entrambi prenderanno parte alle Atp Finals (per Schwartzman è la prima volta).
https://www.tennisfever.it/2020/10/23/10-migliori-scarpe-da-tennis-recensione-prezzi/
I commenti sono chiusi.