Per Laslo Djere la vittoria in un torneo in questo finale di 2020 non era probabilmente stata messa in preventivo. E invece è arrivato, inaspettato, il trionfo all’Atp 250 di Santa Margherita di Pula in Sardegna.
Il serbo classe 1995 mette così in bacheca il secondo successo in carriera, dopo Rio 2019. Per arrivare fino in fondo al Forte Village, Djere ha sconfitto in semifinale Lorenzo Musetti e in finale Marco Cecchinato.
Due successi molto diversi tra loro. Nella vittoria contro il 18enne carrarese è stata decisiva la sorte, dato che dopo aver vinto il primo set di slancio, Lorenzo ha sofferto un infortunio muscolare al gomito destro che ne ha condizionato la prestazione fino ad obbligarlo al ritiro nel corso del terzo set.
Contro Cecchinato, invece, è stata probabilmente la migliore tenuta mentale del connazionale di Novak Djokovic a rivelarsi fondamentale. La partita è stata molto tirata e, alla fine, sono stati i dettagli a fare la differenza. Compresa, secondo Marco, una gestione non proprio corretta del medical timeout da parte dell’avversario.
“Non mi aspettavo di giocare a questi livelli per tutta la settimana – ha detto Djere nel corso di una conversazione con i media serbi – e invece posso dire di essere stato sorpreso dal mio tennis e dalle mie prestazioni. Dispiace per la reazione di Cecchinato, che invece di congratularsi con me, è stato capace solo di lamentarsi. Crede di aver perso per quel medical timeout che ho chiamato nel primo set? Non so cosa dirgli…”.