Lo chef indiano Hussain Shazad, intervistato da Scroll, ha voluto raccontare la sua breve esperienza come personal chef di Roger Federer: “Federer è incredibile, ma soprattutto umile”.
L’esperienza di Hussain
Hussain Shazad, chef dell’Eleven Madison Park di New York, aveva ricevuto l’invito di lavorare girando per il mondo dal suo amico Daniel (un altro chef). Il cliente in quel momento si trovava in California e il suo nome non era ancora stato svelato. L’indiano accetta, inconsapevole che il cliente fosse proprio Roger Federer, impegnato in quel momento nel torneo di Indian Wells.
Durante l’intervista, Hussain ha voluto raccontare gli episodi più significativi della sua esperienza, sottolineando quanto il campione svizzero sia straordinario tanto in campo quanto fuori.
“Ero pronto a firmare le mie dimissioni quando Daniel mi ha chiesto quali fossero i miei piani.
Avevo detto a Daniel che volevo viaggiare e scoprire nuovi orizzonti. Lui allora mi ha chiesto: ‘Se venissi pagato per farlo?’ Io gli ho risposto ‘Sicuro, mi farebbe comodo qualche dollaro’. Così lui mi ha detto di andare con lui a trovare il suo amico in California.
Non mi aveva detto di chi si trattava, aveva solo accennato che era impegnato nel tour dell’Atp. È stato solo quando ho ricevuto le loro mail e i loro biglietti che mi sono accorto del nome Mirka Federer in calce.
Roger ha un entourage di 24 persone. Ci sono due personal chef, all’epoca io e Daniel. Alla fine di questa esperienza mi ha chiesto se volessi andare con lui in Svizzera, ma avevo capito che il personal cheffing non faceva per me.
È stato molto divertente finché è durato. Non ho mai incontrato e avuto contatti con persone di così alto profilo e devo ammettere che loro sono fantastici e allo stesso tempo incredibilmente umili. Loro ti rispettano, rispettano il tuo lavoro e ti trattano alla pari”.
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