Rafael Nadal ha appena vinto il Roland Garros numero 13 della sua carriera. Un numero che si fa fatica anche solo a immaginare. E lo ha fatto devastando in finale il numero uno del mondo – e per molti il favorito assoluto – Novak Djokovic.
Tra i più felici per l’esito di questa partita va annoverato sicuramente anche Toni Nadal, zio di Rafa, suo primo coach e mentore, ritratto in una immagina in cui faceva trasparire tutta la sua commozione. “Sono strafelice per mio nipote, ha giocato una partita fantastica e ha meritato la vittoria“.
Una vittoria che allunga la sua epopea a Parigi e che, soprattutto, gli permette di eguagliare il record di Slam vinti di Roger Federer. Ora sono in due in vetta alla classifica all-time. Un dato che ha rinvigorito ulteriormente il dibattito già ampiamente sdoganato su chi sia il giocatore più forte di tutti i tempi.
E in questo senso la risposta di Toni Nadal è (solo apparentemente) spiazzante: “Credo che il migliore sia Roger Federer. Lo dico perché ha vinto più tornei, più partite, più settimane da numero uno del mondo. Nel bilancio tutto conta”.
I due diretti interessati mostrano il solito fair play: “Non è il momento di pensare al fatto di aver eguagliato Roger – ha detto Rafa – per me è solo un’altra vittoria al Roland Garros. E il Roland Garros significa tutto per me“. Federer, dal canto suo, ha fatto i complimenti a Nadal, dicendo che “20 è solo un altro passo nel nostro viaggio continuo“.
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