Tra pochi giorni sarà di nuovo in campo sul veloce all’Atp 500 di San Pietroburgo. Ma prima di partire, Jannik Sinner ha partecipato – insieme a Martina Trevisan – al Festival dello Sport della Gazzetta, dove ha fatto il punto sulla sua stagione e sulla sua ancora breve carriera. Ed ha mostrato di avere le idee molto chiare.
Dopo la ripartenza a rilento negli Stati Uniti post-lockdown, il 19enne di Sesto Pusteria ha rivelato di aver approcciato il breve swing sulla terra – dove non giocava da Umago 2019 – con una certa preoccupazione. “All’inizio non volevo andare a Kitzbuehel, non mi sentivo pronto. Poi invece sono andato, ho iniziato prendere confidenza. Ho cercato di trovare cose positive anche nelle sconfitte, e mi sono sentito via via sempre meglio”.
E i progressi hanno cominciato a vedersi a Roma, soprattutto con la vittoria contro Tsitsipas, per poi esplodere a Parigi, fino al quarto di finale contro Rafa Nadal in cui ha messo in mostra tutte le sue potenzialità. “Sì, ho avuto delle ottime chance sia nel primo che nel secondo set – ha continuato -. Abbiamo entrambi dei colpi che possono dare fastidio, ma lui ha l’esperienza, sa come cambiare il gioco. Con Rafa giochi tante partite in una. Ma sono giovane, ho tempo per migliorare”.
Tempo per migliorare che, per Sinner, significa tempo per arrivare al vertice della classifica mondiale. Il ragazzo non si nasconde più: “All’inizio è un sogno, poi pian piano prendi fiducia. Io lavoro per questo, e ho fiducia nei miei colpi e nel mio tennis”.
E coach Riccardo Piatti conferma: “Voglio fare di tutto per aiutare Jannik a raggiungere il suo obiettivo, anche cercare altre persone da aggiungere al team. Sinner è un ragazzo che lavora tanto e merita di raggiungere i propri sogni”.