Dopo lo shock, è il momento delle scuse. Sono passate circa tre ore dal fattaccio nel match contro Carreno Busta: un gesto di stizza, il lancio della pallina fuori dal campo, la giudice di linea che si accascia, colpita alla gola, il lungo conciliabolo, l’inevitabile squalifica.
Djoker affida a Instagram il suo messaggio: “Questa situazione mi ha lasciato triste e vuoto. Sono molto dispiaciuto per questo gesto, involontario e sbagliato. Devo riguardarmi dentro e lavorare sulla mia delusione e convertire tutto questo in una lezione per la mia crescita e il mio sviluppo come giocatore e come essere umano. Mi scuso con lo US Open e con tutte le persone coinvolte nell’evento per il mio comportamento”.
Parole che, per fortuna, placano ogni polemica preventiva sulla opportunità della sua squalifica, su cui già sui social si era scatenato un dibattito molto poco costruttivo.
Certo è che, a livello sportivo, questa squalifica cambia la carte in tavola, e non poco. La vittoria di Nole agli Us Open 2020 era data quasi per scontata, visto il ruolino di marcia del serbo. E invece, per la prima volta dal 2016, quando Stan Wawrinka vinse proprio qui a New York, avremo un vincitore che non sia uno dei Big Three.
Ma c’è di più, molto di più. Per prima cosa siamo sicuri di avere un nuovo campione Slam, il numero 150 della storia: nessuno dei dodici rimasti in gara ha mai vinto un major, quindi sarà comunque una prima volta. Inoltre, sarà il primo vincitore della storia ad essere nato negli anni Novanta. Si va da Vasek Pospisil (classe ’90) a Denis Shapovalov (classe ’99). Se poi a trionfare dovesse essere Felix Auger-Aliassime, saremmo davanti alla prima vittoria di un classe 2000.
Con l’uscita di scena anticipata di Stefanos Tsitsipas (chissà quanto si sta mangiando le mani il greco per i match point bittati via contro Borna Coric), i favoriti principali sono Daniil Medvedev e Dominic Thiem, rispettivamente numero 5 e numero 3 del mondo, con il russo leggermente più avanti grazie alla maggiore confidenza con questa superficie.
Subito dietro di loro mettiamo Alexander Zverev (a questo punto favorito da un buon calendario), il nostro Matteo Berrettini e l’altro russo rimasto in gara, Andrey Rublev, che finora ha impressionato. In questo senso, sarà interessantissima la gara di oggi. Chiude il nostro cerchio dei favoriti Denis Shapovalov, che ieri ha battuto molto bene Goffin ed è già ai quarti di finale. Ovviamente, se Felix dovesse vincere stasera contro Thiem, cambia tutto anche per lui.
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