Matteo Berrettini conferma che la classifica che non è per nulla casuale. Nel match valevole per il terzo turno degli Us Open, il 24enne romano archivia con autorevolezza la pratica Casper Ruud (numero 37 del mondo, non proprio uno che passava di lì per caso) e dimostra di avere testa, braccio e gambe decisamente in palla.
Solidità e cinismo: il match di Berrettini
Il match è il perfetto riassunto di ciò che è Matteo oggi. Anche quando sembra in difficoltà, il numero uno azzurro, trova le soluzioni giuste e questa è una caratteristica che in questo sport vale oro. Solido, cinico, centrato: Berrettini, oggi, è questo. E il buon Ruud, che un anno fa lo eliminò al secondo turno del Roland Garros non può fare altro che arrendersi.
6-4, 6-4, 6-2 recita il punteggio finale. E la cronaca è tutta lì, con il numero 8 del mondo bravissimo a concretizzare le occasioni che è riuscito a crearsi, comandando il gioco nei turni di servizio e limitando al massimo la sofferenza negli scambi prolungati, terreno su cui il suo avversario ha provato a portare la partita, senza riuscirci.
Agli ottavi con Rublev, che ha eliminato Caruso
Dopo la semifinale dello scorso anno, quindi, Berrettini centra, per ora, gli ottavi di finale nello Slam americano. E non era affatto scontato. Ironia della sorte, ritroverà qull’Andrey Rublev che riuscì a battere dodici mesi fa. Certo, nella “bolla” del Billie King National Tennis Center le cose rispetto al 2019 sono decisamente diverse, ma l’accoppiamento è quanto meno ben augurante.
Ovviamente solo in termini di cabala, perché il Rublev visto in campo qui fa paura. L’ultimo a farne le spese è stato il nostro Salvo Caruso, letteralmente spazzato via nel giro di meno di un’ora e mezza dalla furia russa, con un eloquente 6-0, 6-4, 6-0.
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